Il Miur punta su scuola e innovazione

Fondi per promuovere competenze tecniche in ambito 4.0

Il Miur ha stanziato 18 milioni di euro attraverso un bando per i dottorati innovativi a caratterizzazione industriale.

In questo modo, come riporta Il Corriere delle Comunicazioni, “le Università potranno proporre dottorati la cui frequenza dovrà svolgersi obbligatoriamente all’estero […] e presso le imprese […]. Questo per consentire alle dottorande e ai dottorandi di qualificare “in senso industriale” le proprie esperienze formative e di ricerca, migliorando così la propria occupabilità e, di conseguenza, l’intero tessuto produttivo dei territori interessati dal programma: le Regioni in ritardo di sviluppo (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e le Regioni in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna)”.

Il bando si concentra anche gli aspetti volti alla strategia di trasformazione del manifatturiero di Industria 4.0 e al settore dei big data, per le aree disciplinari a forte vocazione scientifico-tecnologica.

Iniziative anche sotto il profilo delle scuole secondarie di secondo grado. Sempre dal Corriere si apprende che “la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha firmato il decreto che prevede lo stanziamento di dieci milioni di euro a favore degli Istituti tecnici superiori 4.0” ovvero quegli “indirizzi pensati per formare professionalità nuove, insegnando agli studenti innovazione tecnologica e organizzativa”.

L’obiettivo è far sì che con questi fondi “gli ITS potranno davvero giocare un ruolo centrale nella formazione di competenze che guardano al futuro e di cui ci sarà sempre più bisogno nel mercato globale”.

L.V.C.

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Articolo pubblicato il 18/05/2018