Sanremo (IM) - Lettera al Presidente INPS Tito Boeri
Il Presidente INPS Tito Boeri (lavoro e diritti.com)

Giuliana Tofani Rossi si rivolge direttamente al vertice dell'Ente

La nostra affezionata lettrice, referente del Codiper, si rivolge direttamente al Presidente INPS per fare chiarezza, o meglio per ottenere chiarezza in merito all'uso dei contributi versati che sono "di esclusiva proprietà dei lavoratori iscritti all’INPS" e non devono essere impiegati per "usi diversi".

 

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Sono una vedova del CODIPER (Comitato per la Difesa delle Pensioni di Reversibilità) e desidererei sapere in base a quale legge l’INPS paga pensioni a politici e sindacalisti con i contributi figurativi.

Può darsi che mi sbagli, ma, probabilmente, questa seconda pensione dei politici (oltre ai vitalizi), viene corrisposta per una erronea interpretazione dell’art. 31 dello Statuto dei lavoratori (legge 20/05/1970). Si parla moltissimo dell’art.18, ma non del 31, che consente ai cittadini chiamati a funzioni pubbliche elettive, o a ricoprire cariche sindacali, di mettersi in aspettativa e conservare il proprio posto di lavoro.

“Aspettativa” non vuol dire pensione. Tuttavia mi sembra giusto che  per tutto il periodo del mandato,   il lavoratore, abbia anche la copertura previdenziale, ma, ovviamente , i contributi devono essere trasferiti all’INPS, dal Parlamento, dalla Regione, dall’Europarlamento o dal Sindacato.

La buonanima di Mussolini,  ha dato la pensione ai lavoratori italiani, trasferendo obbligatoriamente una parte del loro stipendio lordo all’INPS. Questo Ente è stato creato per garantire ai lavoratori collocati a riposo e alle loro vedove, una vita dignitosa  e non certo per dare la pensione a sindacalisti e politici.

Come Lei ben sa Presidente Boeri,  L’INPS è nata come: ”Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale”. La F di fascismo è stata tolta, giusto, ma rimane il fatto che i contributi previdenziali versati sono di esclusiva proprietà dei lavoratori iscritti all’INPS e non possono essere utilizzati per scopi diversi da quelli per cui sono stati accantonati.

In uno stato di diritto, come è l’Italia, le leggi devono essere rispettate e fatte rispettare. Quindi, dott. Boeri, qual è la legge che stabilisce che i periodi di aspettativa politica o sindacale siano coperti da contribuzione figurativa?

L’INPS si fa restituire somme ingenti (10.000 / 20.000 euro) se il reddito del titolare della pensione di reversibilità, supera, anche di un solo euro i limiti stabiliti dalla legge DINI del 1995. Mi risulta che, addirittura, ci sono casi in cui l’INPS ha preteso la restituzione di somme che, per errore, sostiene di aver dato in più.

In attesa di una Sua cortese risposta porgo cordiali saluti.

 

Giuliana Tofani ved. Rossi

 

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Articolo pubblicato il 22/05/2018