La denuncia del Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia

Il Prof. Antonio Binni, Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia contesta una clausola del contratto M5S-Lega

E' stata pubblicata ieri, 21/05/2018 sul sito della Gran Loggia d'Italia, la più numerosa Obbedienza massonica mista del nostro Paese, la risposta del Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro, Prof. Antonio Binni, relativa alla ingiustificabile decisione del M5S-Lega, di escludere i Massoni dagli incarichi di Governo.

Questa decisione contestata anche dal Grande Oriente d'Italia, nonché da numerosi intellettuali e studiosi di Storia e di Politica, ha scatenato prevedibili polemiche che hanno tutta l'intenzione di non volersi esaurire. La gravità di questa clausola del contratto di Governo offende i Liberi Muratori e tutti quegli Italiani che vedono pericolosamente minacciata la libertà di pensiero e di associazine. 

Dare spazio a questi atteggiamenti irresponsabili, affermano molti Massoni italiani, significa dimenticare ciò che la storia passata ha voluto insegnarci, disattendendo gli insegnamenti democratici in nome di un presunto rinnovamento, di fatto illegale e anticostituzionale.

Per chi desiderasse approfondire Vi rimandiamo al Sito: www.granloggiaditalia.eu  o www.facebook.com/granloggia/posts/1954155354657153

G:.L:.d:.I:., codice etico contratto di governo: “Non accetteremo questa discriminazione. Fiducia nel Presidente della Repubblica, garante della Carta Costituzionale”.

Ancora una volta ci troviamo a dover condannare l’atteggiamento discriminatorio nei confronti della Massoneria, ed ancora una volta a sottolineare come questo comportamento provenga da forze politiche che in questo momento si accingerebbero ad assumere la guida del Paese.

La Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori condanna con fermezza quanto contenuto nel cosiddetto Contratto di Governo tra Lega e Movimento 5 Stelle nel paragrafo “Codice etico dei membri del Governo”.

Non ci preoccupa la volontà di escludere i massoni in quanto tali dalle cariche di Governo, progetto peraltro palesemente in violazione delle norme costituzionali, quanto piuttosto l’aver inserito in maniera pregiudizievole questa “norma contrattuale” fra le disposizioni di comportamento etico di chi va ad assumere cariche pubbliche.

Non accettiamo e non accetteremo queste discriminazioni e faremo quanto in nostro potere per tutelare la nostra dignità e la nostra immagine in ogni sede nei confronti di chi ci vuole accomunare ad autori di illeciti penali.

 I valori etici e morali della Massoneria sono facilmente riscontrabili nei nostri Statuti e nei nostri rituali, e forti di questi valori possiamo affermare senza rischio di essere smentiti, di aver contribuito fattivamente alla nascita ed alla crescita della nostra Nazione.

Vorremmo dire a chi afferma che “sta scrivendo la storia”, che almeno cinque Presidenti del Consiglio, il Presidente dell’Assemblea Costituente, numerosi Ministri e patrioti (da Garibaldi a Mameli solo per citare i più noti) hanno militato nelle file della Massoneria dando un contributo fattivo a far sì che l’Italia diventasse una nazione unita, libera e, fino ad oggi, democratica.

Il rischio, non solo per la Massoneria, è che costoro la Storia la vogliano riscrivere.

Solo le dittature, come il fascismo in Italia ed altre nel mondo, si sono spinte ad impedire la libertà di associazione e di espressione prima della Massoneria e poi, fatalmente, di tutti i cittadini. Che questo sia di monito a tutti.

La Massoneria, con lo spirito di libertà che la anima e la sorregge, è percepita, senza fondamento, come una minaccia da chi si sforza di ricercare un consenso omologato e massificato.

Siamo fiduciosi che il Presidente della Repubblica continuerà a farsi garante della Carta Costituzionale che tanto sangue è costato a chi ha lottato per ripristinare la libertà dopo un periodo di buio antidemocratico.

Roma, 21 MAGGIO  2018

Giordano Bruno

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Articolo pubblicato il 22/05/2018