L'EDITORIALE DELLA DOMENICA DI CIVICO20NEWS - Massimo Calleri: la burocrazia

Lo stupore per ciò che non avviene recita la sua funzione di analgesico

La burocrazia è la neoplasia amministrativa che logora i governi.

In effetti, quando la cosa pubblica subisce la generale improduttività che scaturisce dalle consuetudini consolidate i risultati sono deleteri per ciò che riguarda il progresso ed il miglioramento delle funzioni preposte al rispetto della qualità della vita.

E ciò avviene per un diffuso egocentrismo politico che non ha colore, bensì l’abito abilmente confezionato dalla sartoria di turno, dalla grande firma che altri non è che l’espressione della volontà popolare ammorbidita dalle segreterie di partito.

Ecco perché lo stupore per ciò che non avviene, contrariamente alle promesse, recita la sua funzione di analgesico giustificando pensieri ed opere che non trovano mai la predestinata conclusione.

Il che non fa che consolidare ciò che non accade in quanto soggetto alla stratificazione di progetti, anche lodevoli, che non vedono mai il naturale completamento e si traducono, troppo spesso, nel naufragio delle buone intenzioni.

Da tutto ciò scaturiscono le opere, grandi o piccole, che restano incompiute o riviste in corso di realizzazione alterando o, spesso, riducendo la loro fondamentale funzione.

A farne le spese sono sempre gli anelli deboli della catena, i cittadini colpevoli di aver nuovamente creduto alle false promesse. Un processo induttivo che affievolisce sempre più il rapporto con chi si propone per modificare radicalmente il modo di pensare e di agire rispettando la propria identità nazionale.

Storia e tradizione fanno purtroppo parte del passato, del vecchio che va rinnovato a tutti i costi cancellando il buono accomunandolo alle negatività.

Unica superstite, la burocrazia imperversa conservando quelle fondamenta che non conoscono scosse, sismiche o gestionali, percorrendo gli stessi tratturi che le brutte abitudini hanno tracciato, mal celate da un garantismo di facciata che nasconde convenienza e clientelismo.

Il tutto determina tempi biblici per la realizzazione di un progetto che serve per salvare vite umane in virtù della certezza che non vi siano interferenze di sorta. Gli ultimi eventi hanno tuttavia dimostrato che sono troppe le attenzioni inutili sì da creare sospetti ed illazioni.

E quando poi si scopre, a distanza di tempo, che i sospetti erano fondati, il tutto fa naufragio nel mare del ragionevole dubbio che lascia perplesse soltanto le vittime dei fatti. Per tutte queste burocratiche necessità, si moltiplicano i decessi sui luoghi di lavoro, gravi conseguenze determinate dalla colpevole improduttività dei preposti.

Oggi siamo alla viglia di una svolta governativa che è determinante e che tuttavia trova ostacoli a divenire effettiva e produttiva. Non resta che auspicare una prova di buon senso da parte di chi ha in mano le sorti di un popolo che ha nella burocrazia il suo peggiore nemico.

 

            

            Civico20News    

  Il Direttore Responsabile                                   

         Massimo Calleri     

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 27/05/2018