Pistoia - La sensibilità di Luca della Robbia nella grande opera della Visitazione di San Leone

In occasione dell’Anno della Cultura Italiana

La grande mostra: “La Visitazione”, allestita nella chiesa conosciuta come San Leone a  Pistoia, in occasione dell’Anno della Cultura Italiana  toccata alla città toscana l’anno passato, ha lasciato un interessante pubblicazione in bilingue (italiano-inglese) edita da Giorgio Tesi Editrice:“LA VISITAZIONE, LUCA DELLA ROBBIA”  (pp. 127 ill. ni colori € 25.00 www.giorgiotesigroup.it). Il libro, attraverso immagini ad alta professionalità riporta l’arte, raffiguranti  capolavori dello storico incontro tra Maria e la cugina Elisabetta  realizzata, in terracotta come fosse un lucente marmo bianchissimo, ove solo le iridi degli occhi delle due donne  vengono aggiunte una nota di colore:  sono dipinte d’azzurro, inoltre il volume contiene saggi di Mons. Fausto Tardelli, Lucia Cecchi, Maria Cristina Masdea, Marietta Cambareri, Laura Speranza, Shirin Afra, Mattia Mercante, Filippo Tattini, Elena Tabani e Valerio Tesi.  

Il gruppo in  questione  dunque raffigura l’incontro tra Maria e Elisabetta, come viene narrato nel Vangelo di Luca(Lc 1, 39-45).

“Maria, dopo aver ricevuto dall’angelo l’annuncio del concepimento di Gesù, va a trovare la cugina Elisabetta che, nonostante l’infermità e l’età avanzata, è al sesto mese di gravidanza. Appena Elisabetta sente il saluto di Maria, il bambino che ha in grembo (Giovanni  il Battista), sussulta di gioia. Maria risponde innalzando a Dio un canto di lode:”IL MAGNIFICAT.

“L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva”….

I capolavori di Luca della Robbia, qualunque aggettivo  vi si trovi non è mai abbastanza grande la definizione, per dare la giusta esaltazione al lavoro eseguito con la terracotta. Luca della Robbia  nato a Firenze tra il 1399/1400, con profonda fede religiosa, dotato di alta cultura umanistica e letteraria, al tal punto che Leon Battista Alberti lo collocò, per lo stile di classica purezza formale, tra i grandi artisti dell’epoca: Brunelleschi, Masaccio e Donatello. Nel 1446 fondò la bottega di via Guelfa a Firenze, dedicandosi ad una vasta produzione indirizzata prevalentemente al ricco ceto borghese, ma gradita anche agli ordini monastici.

Dopo la sua morte avvenuta nel 1482, l’attività proseguì con il nipote Andrea, già da anni suo stretto collaboratore, progredendo sempre la fortunata produzione  con la tecnica delle opere in terracotta invetriata (Luca venne ed è considerato l’inventore di questa lavorazione). L’attività proseguì poi con i figli di Andrea, tra i quali si distinse in modo particolare Giovanni ( Lamentazione su Cristo morto che ampliò la gamma dei colori adeguando lo stile in tempi profondamente mutati. Con la morte di quest’ultimo avvenuta tra il 1529-30  la gloriosa bottega di via Guelfa a Firenze  aperta una ottantina di anni prima da Luca della Robbia, chiuse i battenti.

Il gruppo della Visitazione realizzato intorno al 1445  per l’altare della Compagnia della Visitazione nella chiesa di san Giovanni Fuorcivitas in Pistoia è una delle prime opere in terracotta invetriata  eseguita  da Luca della Robbia nessun artista come lui poteva fare un opera  di umiltà, modestia e bellezza” con tale espressione della Vergine e l’intensità devota dell’abbraccio di Elisabetta.  

Monsignor Fausto Tardelli, Vescovo di Pistoia nel suo intervento :”La densa umanità di un incontro afferma:”Questo incontro che ha affascinato poeti e pittori, scultori e artisti di ogni genere, cela un significato spirituale e teologico di estremo interesse. Non per niente un grande santo come san Francesco di Sales volle dare ai monasteri da lui fondati con Francesco Maria de Chantal esattamente il nome di “Visitazione”, tanto che le monache di quell’ordine ancora oggi si chiamano comunemente “visitandine”.  

La festa della Visitazione era stata introdotta nel 1389, in un periodo molto difficile per la Chiesa lacerata dallo sisma che vedeva un papa romano e uno avignonese. Nelle arti figurative la scena comincia a diffondersi come autonoma a partire dall’ultimo decennio del secolo XV, sviluppandosi soprattutto nei primi decenni del Cinquecento. La Visitazione di Luca della Robbia realizzata intorno al 1445, rappresenta uno dei primissimi esempi di questa rinomata devozione.(Foto

Questo libro ancora una volta è di grande stimolo, in quanto le grandi mostre passano, fortunatamente restano le pubblicazioni come questa trattata. Un'altra considerazione che possiamo trarre sfogliando il volume e che ogni opera d’arte eseguita in qualunque periodo della storia l’autore nel realizzarla non mette solo la sua tecnica per eseguirla  ma spesso anche il suo vivere  lo stato umano religioso come in questo caso espressa nella “La Visitazione” traspare  la  profonda fede del grande maestro: Luca della Robbia (Foto 7).

 Il libro si può richiedere a: Giorgio Tesi Group  Via Badia 14 51100 Pistoia. Tel. +39 0573 530051 www.giorgiotesigroup.it

 

 

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Articolo pubblicato il 29/05/2018