Pedofilia in Cile, il mea culpa del Papa.

Papa Francesco - da ieri a domenica 3 giugno - incontrerà a Casa Santa Marta un altro gruppo di vittime cilene degli abusi sessuali da parte di padre Fernando Karadima. Si tratta di cinque preti vittime di abusi, altri due sacerdoti che li hanno assistiti e due laici.

Bergoglio, in una lettera alla popolazione cilena diffusa dai vescovi del Cile, fa 'mea culpa': "Ci sono state situazioni che non sapevamo vedere e sentire. Come Chiesa non potevamo continuare a camminare, ignorando il dolore dei nostri fratelli e sorelle. Uno dei nostri principali difetti e omissioni: il non saper ascoltare le vittime. Sono state tratte conclusioni parziali, dove mancavano elementi cruciali per un discernimento sano e chiaro. Con vergogna devo dire che non abbiamo sentito e non abbiamo reagito in tempo".

"Tutto il processo di revisione e purificazione che stiamo vivendo - scrive il Papa - è possibile grazie allo sforzo e alla perseveranza di persone concrete, le quali anche contro ogni speranza e discredito, non si sono stancate di cercare la verità". Il Papa pensa "alle vittime degli abusi sessuali, di potere e d'autorità e a coloro che a suo tempo hanno creduto loro e le hanno accompagnate. Vittime il cui grido è arrivato al cielo".

adnkronos.com

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Articolo pubblicato il 02/06/2018