Pinerolo (TO) - Una mostra sul magico "Mondo di Heidy"

Liliana Carbone per Civico20News

Alzi la mano la bambina oggi ormai adulta che, guardando i cartoni animati in tv, non ha mai sognato di essere Heidi e di vivere nel bucolico paesaggio alpino svizzero. Alzi la mano il bambino di venti, trenta o quarant’anni fa che non ha mai desiderato di essere libero come Peter e scorazzare con mucche e caprette tra pascoli, boschi e alpeggi.

L’atmosfera magica e poetica delle montagne grigionesi di Maienfeld la si può apprezzare visitando il parco Heididorf (www.heididorf.ch) in cui è ricostruito il villaggio di Heidi, ma, senza andare per forza in Svizzera, la si può anche rivivere da oggi, sabato 9 giugno, a domenica 26 agosto al MUSEP, il Museo Civico Etnografico del Pinerolese che ha sede a Palazzo Vittone a Pinerolo.

 

La mostra “Il Mondo di Heidi”, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, propone libri, immagini, oggetti e gadget dedicati alla protagonista del celebre romanzo di Johanna Spyri e appartenenti alla collezione della pinerolese Maria Bruera. La mostra è visitabile gratuitamente il sabato dalle 16 alle 18, la domenica dalle 10.30 alle 12 e dalle 15,30 alle 18. Per informazioni si possono visitare i siti Internet www.museoetnograficodelpinerolese.it e www.comune.pinerolo.to.it

 

UNA FAVOLA CHE INSEGNA AI BAMBINI A SUPERARE I MOMENTI DIFFICILI

 

Appassionata di libri da sempre e per molti anni insegnante nella scuola elementare “Cesare Battisti”, Maria Bruera anni fa ha iniziato a cercare volumi per l’infanzia sulle bancarelle dei mercatini dell’antiquariato, vera miniera per i bibliofili, maturando una passione per alcuni personaggi come Pinocchio e, soprattutto, Heidi.

“Mi ha subito appassionato questa bambina semplice e istintiva fin da quando, a 10 anni circa, ho ricevuto in regalo il ‘Primo libro di Heidi’. - ricorda la collezionista - Col tempo ho scoperto che esistono molte riscritture e traduzioni dal tedesco del libro, oggi diffuso in tutto il mondo. È seguito il piacere della ricerca di scoprire edizioni a me sconosciute, nelle librerie, nei mercatini, sulle bancarelle dei bouquinistes del lungo Senna a Parigi. I

n questa ricerca mi sono stati di aiuto i figli e tanti amici che viaggiavano più di me. Il romanzo di Heidi è ricco di sensazioni e notazioni che raccontano le stagioni e il cielo, le luci e i colori della montagna, i profumi portati dal vento, lo stormire dei grandi abeti, colorati e profumatissimi fiori e le erbe aromatiche che crescono sugli alti pascoli”.

“È particolarmente attuale oggi che l’attenzione alla natura è sostenuta dalla paura di eccedere nel formarla e discostarsene. - annota ancora Maria Bruera - È un inno a una vita ecosostenibile, dove il rispetto per l’ambiente e per gli animali la fa da padrone”.

Come sottolinea Alessandra Maritano, Presidente del MUSEP,

“la mostra dedicata ad Heidi viene presentata al pubblico in un contesto museale che ha fra i suoi interessi il tema della vita in montagna, espresso in questo caso da una storia che tocca la quotidianità dei montanari attraverso le vicende della giovane orfana, degli amici Peter e Clara, delle caprette, del nonno e del cane San Bernardo Nebbia”.

Le avventure di Heidi si svolgono fra i pascoli e ci parlano della vita quotidiana, dal taglio dell’erba alla lavorazione del latte; ci parlano dell’amicizia con gli animali del bosco, ma anche delle piaghe sociali della campagna e della montagna ottocentesca, come lo sfruttamento del lavoro minorile e l’analfabetismo. Il romanzo e le sue trasposizioni cinematografiche e televisive tratteggiano il mondo rurale svizzero e quello urbano di Francoforte visti con lo sguardo ingenuo ma intelligente e sensibile di una bambina a cui il destino non ha risparmiato tragedie e problemi familiari.

Le pagine di Heidi esaltano valori come l’amicizia, la solidarietà, il rispetto per la natura e per le persone, la capacità di farsi carico delle debolezze e dei problemi degli altri, come Heidi fa con la sua amica Clara, che vive su una sedia a rotelle ed è alle prese con una severissima istitutrice, la signorina Rottenmeier, che in realtà è solo preoccupata di proteggerla.

Storia tutt’altro che melensa e banale, quella di Heidi, che vive l’esperienza dell’abbandono e della nostalgia quando deve tornare a Francoforte con il padre e la zia. Ma quando ritornerà sui suoi amati monti verrà raggiunta da Clara che, grazie all’aria e alla vita di montagna, reagirà positivamente alla malattia, fino a vincere la paralisi. Anche e soprattutto una favola può insegnare ai bambini che, anche nell’infanzia, la vita può purtroppo essere molto dura e impegnativa, ma che la tenacia, l’amicizia e la solidarietà possono aiutare a vincere tutte le sfide.

 

Liliana Carbone

 

 

 

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Articolo pubblicato il 09/06/2018