10 giugno 1918, Luigi Rizzo affonda la “Santo Stefano”

La Marina Militare ha festeggiato la decisiva vittoria

Premuda, Adriatico settentrionale. 10 giugno 1918. Cent’anni fa. Luigi Rizzo — ruvido siciliano di Milazzo — su un piccolo mas affonda la corazzata Santo Stefano. Una splendida e possente nave. L’orgoglio della marina austro-ungarica. L’equipaggio è per lo più istriano e dalmata. Italiani di lingua e cultura ma fedeli all’imperatore Carlo.

L’azione annulla il piano dell’ammiraglio Horty — il comandante della flotta nemica — e costringe le corazzate nemiche a rientrare. La sconfitta di Lissa del 1866 è finalmente vendicata. L’Adriatico è un lago italiano. Pochi mesi dopo Vittorio Veneto e la pace.

Ieri 10 giugno la Marina Militare ha festeggiato la vittoria di Rizzo. Giustamente. Il comandante è una figura splendida. Un italiano serio e coraggioso. Ma oggi, 100 anni dopo Premuda, assieme a lui e ai suoi uomini, sarebbe opportuno ricordare tutti i marinai perduti nelle acque dell’Adriatico.

Fotografia : Paologarrisi.com

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 11/06/2018