Dal 2020 cambieremo nuovamente la tv?

Con l’avvento di una nuova generazione del digitale terrestre, milioni di tv schermo piatto saranno rottamati. Consigli per gli acquisti.

Il progresso avanza come un rullo compressore! C’era una volta quella televisione a tubo catodico che mi ha servito fedelmente per tanti anni, andava benissimo, ma nel 2010, con l’avvento del digitale terrestre, come milioni di concittadini, l’ho dovuta sostituire. Ho comprato un paio di magnifici oggetti a schermo piatto. Ne valeva la pena, ma sembra che goderseli non sia privilegio di lunga durata.

Pare sia diventato ormai ufficiale. Nel 2020, tutti i televisori acquistati prima del 2017, e non equipaggiati per supportare i nuovi algoritmi di compressione più recenti ed efficienti, che consentono di “impacchettare” un maggior numero di canali all’interno di uno ''spettro'' più ristretto, dovranno essere rottamati o dotati un’altra volta di decoder.

Si tratta di circa 40 milioni di apparecchi non in grado di interagire con il nuovo sistema avanzato HEVC, già applicato in ambito mobile e Internet. È nata l’era 5G, la comunicazione andrà più in fretta e alle giovani generazioni poco importa se l’aumento dell’inquinamento elettromagnetico avrà effetti imprevedibili, i nostri rampolli, ormai,  sono programmati a gigabyte. I nuovi algoritmi però, sono ingestibili dai televisori che non sono già predisposti con un nuovo e più avanzato software.

Perciò, imo dovrò cambiare i miei, così come milioni di altre persone. Quindi, chiunque sia interessato all’acquisto di un nuovo schermo piatto, prima di immaginare di concludere un buon affare, acquistando un apparecchio “in offerta”, che sembra esaudire i nostri sogni, è meglio che si informi presso il rivenditore. Il rischio è che, dietro al prezzo stracciato, si nasconda un megaschermo già vetusto e superato.

Molti televisori acquistati dopo il 2017 sono già equipaggiati per i nuovi standard. Occorre controllare che il DVB-T2 sia presente, altrimenti occorrerà comprare un decoder compatibile con gli standard HEVC a 10 bit, come fu al tempo del totale passaggio dall’analogico al digitale.

La storia si ripete in accelerazione esponenziale! Ormai adeguarsi è un obbligo e nessuno chiede un parere. Il business avanza come un mostro che tutto divora. L’uomo è diventato un numero, un ipnotizzato, succube acquirente, dapprima infastidito, quindi felice e contento di un giocattolo nuovo e di altre, comode rate per il pagamento.

Forse ce le meritiamo tutte queste novità...o fregature...

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Articolo pubblicato il 14/06/2018