Torino. "Assassinio nella Cattedrale"

Una rilettura inedita del dramma teatrale di Thomas Eliot

Venerdì 15 Giugno, alle ore 21:00, il Duomo di Torino ospiterà un altro evento organizzato dalla giovanissima ma fervida Accademia della Cattedrale di San Giovanni, l’Associazione culturale che proprio all'interno dell’imponente Cattedrale Metropolitana ha sede.

Trattasi di un’inedita rappresentazione teatrale, liberamente tratta dalla pièce “Assassinio nella Cattedrale” (Murder in the Cathedral) di Thomas Eliot (1888-1965).

L'appuntamento che vedrà il noto Andrea Giordana (alias il Conte di Montecristo nell’omonimo sceneggiato del 1966, nonché Sir William Fitzgerald nell'ambito della produzione su Sandokan del 1976) vestire i panni dell'Arcivescovo di Canterbury Thomas Becket è stato orchestrato con il sostegno della Fondazione Pacchiotti di Giaveno.

E proprio a Giaveno, presso la cappella del Palazzo storico che ospita la predetta Fondazione, si svolgerà alle ore 21:00 di Giovedì 14 Giugno un'anticipazione dell'evento.

La coppia di incontri, ambedue a ingresso libero, rientrano nell'alveo del progetto “Parco turistico-culturale di Giaveno e della Val Sangone”, con cui la Fondazione Pacchiotti intende rilanciare la sua missione di promotrice delle eccellenze del territorio. Questo col viatico di una rete che accolga, sinergicamente, anche il contributo di autorevoli partners. L'obiettivo è quello di potenziare e allargare, possibilmente anche alla Val Susa, la già nutrita offerta di spettacoli, concerti ed eventi culturali in genere. Insomma produrre valori, per poterli poi testimoniare meglio.

Il tutto reso con formule e paradigmi rispettosi della tradizione ma, al contempo, insoliti, moderni e originali: quasi a riproporre le parole dello stesso Eliot. Egli, insignito nel 1948 del Premio Nobel per la Letteratura, ebbe infatti ad affermare come “il drammaturgo di livello, nello scrivere se stesso, descrive in realtà il suo tempo”.

Oltre ad Andrea Giordana, anche il resto del parterre teatrale risulta eccellente: interverranno infatti Melania Giglio, Alfonso Veneroso, Daniele Salvo e Martino Duane. Le musiche originali sono di Marco Podda, la curatela di Daniele Salvo. Produttore è infine la Fahrenheit 451 Teatro.

Il testo di Eliot, rappresentato per la prima volta nel corso del 1935, inerisce l'atavico conflitto fra potere temporale e potere spirituale.

Ci troviamo infatti alla fine del 1170 e l'assassinio di Thomas Becket viene giustappunto ordito dal Re Enrico II d'Inghilterra, desideroso d'insinuare la propria supremazia anche nei gangli della Chiesa. L’Arcivescovo di Canterbury, rifiutatosi di abiurare alle proprie convinzioni, conoscerà effettivamente una fine violenta, per mano di quei tentatori che non sapranno efficacemente dissuaderlo dal ricercare la “gloria del martirio”.

Eliot  – come Ezra Pound, Virginia Woolf e James Joyce inserito nella corrente letteraria inizio-novecentesca del Modernismo – rimarca nelle sue opere l'importanza del simbolo (o correlativo oggettivo) come testimonianza plastica e tangibile di tutte le emozioni che le parole sono in grado di suscitare.

Nel caso dell'evento di Venerdì, il simbolo probabilmente più significativo dell'intera rappresentazione consiste proprio nella Cattedrale in cui essa ha luogo. Il Duomo torinese assurge infatti a ideale contraltare dell’edificio di Canterbury e i suoi maestosi marmi neri ne rievocano sottilmente le atmosfere medievali, frementi di cospirazioni e agguati.

Quali emozioni riserverà la serata? Appuntamento in Cattedrale.

 

(Immagine Thomas Eliot tratta da Publishers Weekly)

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Articolo pubblicato il 14/06/2018