Statua della Libertà, Italia o America?

Le origini italiane della statua di NY, di cui oggi ricorre l'anniversario del suo arrivo a New York il 17 Giugno del 1885

Fonte: Puntidifuga.net

Il simbolo americano è nato in Italia, o almeno qui è stato concepito. In realtà non ci sono dati certi, nessun appunto o reale testimonianza, se però tre indizi fanno una prova ci troviamo di fronte alla possibilità che la Statua della Libertà che svetta su di un’isola all’ingresso di New York sia davvero nata da un modello italiano.

Tutto inizia 75 anni prima a Milano, quando lo scultore Camillo Pacetti realizza nel 1810, due statue che vengono poste sul balcone che svetta sopra il portale centrale del Duomo di Milano. I nomi delle due statue sono “La Legge Nuova”, a sinistra, e “La Legge Vecchia”, sul lato opposto, l’allegoria davvero forte, l’antico ed il moderno che si contrappongono coesistendo a guardia e protezione dell’edificio.

Guardiamo ora le statue sulla facciata del Duomo di Milano.


 

La storia della vita di Frederic Auguste Bartholdi, il realizzatore della Statua della Libertà di New York nel 1885, ci dice che frequentò milano ed anche dei milanesi e sicuramente durante i suoi viaggi deve aver visitato il Duomo dove, l’occhio attento di chi cerca ispirazione per un monumento epocale, non può aver trascurato di esplorarne i dettagli e scoprire la forte simbologia contenuta nelle due statue, simbologia che si adatta perfettamente all’idea di nuovo continente costruito sull’esperienza di quello vecchio, gli Stati Uniti d’America, appunto.

Un istruito ed attento visitatore della città, quindi, ha davvero forti probabilità di essersi soffermato sulle due statue, che sfuggono, invece, spesso, ai disattenti ed in cerca di sensazionalità turisti moderni, più interessati all’imponenza del monumento che al suo significato, al contrario di Bartholdi.

TERZO INDIZIO

Ma è comparando le tre opere che la sorpresa si fa davvero grande: unendo le due metà esterne delle statue posizionate sul Duomo di Milano si ottiene esattamente la Statua della Libertà, facendo così più che immaginare come esse possano essere state non solo le ispiratrici del monumento americano, ma addirittura “i modelli” reali utilizzati da Bartholdi per la realizzazione dell’opera che tutti conoscono.

 

LA PROVA DEL NOVE

Ma anche se questi indizi non fossero ritenuti validi è comunque sufficiente la carica simbolica delle statue milanesi, che condividono la stessa allegoria di quella regalata dai francesi all’America nascente, per far pensare che la Statua della Libertà sia davvero nata in Italia, una coincidenza simbolica così grande e perfetta non può essere solamente un caso.

Nuova e vecchia legge che, insieme o fuse in una sola, proteggono l’ingresso dei popoli, quello cristiano o quello americano. Inoltre sappiamo che nel duomo di Milano si trovano stranezze a non finire dovute alle lungaggini nella sua costruzione, tra queste, scolpite tra i capitelli, racchette da tennis, guantoni da box, picozze e persino la figura di un probabile dinosauro, raffigurazioni che fanno sembrare la presenza delle genitrici della Statua della Libertà, oggi simbolo di New York e simbolo americano, una cosa quasi normale.

Da oggi, visitando il Duomo di Milano per la prima o l’ennesima volta, non potrete più fare a meno di fermarvi sul sagrato ed alzare gli occhi sulla balconata centrale della sua facciata per notare sotto la dedica a Maria Nascente le due importanti statue.

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Articolo pubblicato il 17/06/2018