Torino, via libera al sequestro degli strumenti dei musicisti di strada.

Le prime misure della giunta Appendino dopo il ricorso al Tar dei residenti di via Roma.

Dopo il ricorso al Tar dei residenti di via Roma, che quest’autunno hanno obbligato a dietrofront sul nuovo regolamento dei musicisti di strada, il Comune ci riprova.

Ieri in Sala Rossa è stata approvata la prima delle tre delibere che spiana la strada alle nuove norme che provano a mettere un po’ di ordine al fenomeno artistico dei «busker»: un’attrazione per il centro diventata una maledizione per i residenti costretti a convivere con una litania continua e sempre uguale sotto le proprie finestre.

Per questo, l’assessore ai giovani, Marco Giusta, ha presentato un piano d’azione che si muove in due direttrici. Una nuova organizzazione degli spazi delle esibizioni che potranno essere amplificate. E regole più severe per chi non le rispetta. A partire dall’autorizzazione del sequestro degli strumenti. «Alla Polizia Municipale è data facoltà, in caso di reiterate violazioni, di sequestrare in via cautelare gli strumenti impiegati nel commettere la violazione».

Una novità che non mira a silenziare i musicisti di strada. A cui è stata accordata di fatto una liberalizzazione quando suonano in periferia: dove potranno esibirsi, per le solite due ore previste in passato, dalle 10 alle 22 di notte. A differenza del centro, o meglio delle «zone auliche», dove le proteste degli abitanti hanno costretto il Comune a correre ai ripari. Quindi, in via Roma, piazza Castello, piazza IV marzo, via Carlo Alberto, piazza Carignano, piazza San Carlo, i busker potranno esibirsi ma in postazioni precise (da prenotare con una app) in orari ristretti della giornata. «Per esempio, dalle 16 alle 18 e dalle 20 alle 21», dice l’assessore Giusta che per affinare questo nuovo regolamento ha previsto un tavolo di confronto dove dialogheranno le istituzioni (con le Circoscrizioni), e i rappresentanti dei musicisti.

corriere.it

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 19/06/2018