Piemonte. Emergenza: 118 o 112?

Il Consigliere Regionale Alfredo Monaco sollecita una più efficace e ragionata gestione del Numero Unico per le Emergenze

Le voci di protesta circa l’introduzione del 112 – ovvero il Numero Unico per le Emergenze, NUE – si sono certamente levate numerose e trasversali.

Nella fattispecie, per quanto attiene alla realtà piemontese, la gestione del servizio è stata sin dalle prime ore demandata ai responsabili del 118: ciò non ha tuttavia impedito che, in generale, si determinassero pericolosi ritardi e ingorghi nell’erogazione dei soccorsi.

Mario Balzanelli, Presidente Nazionale della Società Italiana Sistema 118, attribuisce le predette criticità al fatto di aver incorporato, in un’unica linea, tanto le emergenze sanitarie quanto quelle di altra natura. Da parte Sua, l’occasione risulta dunque propizia per rilanciare l’istanza di ritorno al vecchio format, con un numero esclusivamente dedicato alle urgenze mediche.

Su questo punto ritorna sull’argomento e dissente recisamente il Consigliere Regionale del Piemonte Alfredo Monaco, Chirurgo e Capogruppo di Scelta di Rete Civica, stante il quale il concetto di “emergenza” non può che assommare più ambiti di intervento. Proprio per escludere, come spiega, “la frammentazione di risposta […] e il caso di contesto sismico appare l’esempio più banale”.

Il soccorso non è solo quello sanitario”, osserva Monaco, lamentando altresì il fatto che i Dirigenti del 118 abbiano in pratica monopolizzato le Centrali Uniche, assicurandosi così il completo controllo dei cospicui finanziamenti assegnati.

Al Presidente Balzanelli, il quale invita a comparare la celerità di un intervento gestito direttamente dal 118 rispetto a quella mediata dall’imbuto del 112, Monaco risponde deciso. I ritardi sarebbero infatti imputabili a chi gestisce il servizio – e dunque al 118 – i cui vertici, prosegue, “dovrebbero prendere atto del fallimento e dimettersi, lasciando la mano a chi considera l’emergenza come un problema dalle mille sfaccettature da risolvere piuttosto che un’opportunità”.

Nel mezzo di questa diatriba giacciono i cittadini contribuenti (elemento, quest’ultimo, da non dimenticare): essi, giustappunto, dalla Politica così come dai centralini attendono solo risposte. Possibilmente tempestive.

 

(Immagine di copertina tratta da Newsroom)

(Fotografia Cons. A.Monaco mutuata dal Consiglio Regionale del Piemonte)

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 29/06/2018