Torino Fc, oggi il raduno

ESSER GRANATA VUOL DIRE FEDE E AMORE: comincia oggi la stagione 2018/2019 tra silenzi societari, interviste deliranti, un solo acquisto e tanta precarietà

Comincia oggi la stagione 2018/2019 del Torino FC.

Comincia con il raduno precampionato probabilmente più inutile e precario degli ultimi tredici anni: un solo acquisto per ora, strombazzato come manco faranno a Venaria se davvero dovesse arrivare #CR7+2 (ma di questo parlerò più avanti), una serie di giocatori in bilico, alcuni già ceduti per scelta tecnica o per fine contratto, giocatori che hanno fatto intendere chiaramente di voler giocare all’estero, ed una serie di trattative sfiancanti (parlerò anche di questo), che come al solito si riveleranno il niente di niente.

Senza dimenticare le consuete e probabili cessioni last-minute, marchio di fabbrica di Urbano Cairo e Gianluca Petrachi.

 

Però c’è qualcosa che mi sfugge.

Lo scorso anno, più o meno in questo periodo, la rosa del Torino FC venne definita dal presidente (ovvio il minuscolo), la più forte degli ultimi 10-20-30-40-50-60 anni, a Dicembre la suddetta squadra non aveva più obiettivi, tanto che il 4 Gennaio 2018 l’allenatore Sinisa Mihajlovic venne esonerato, poiché unico presunto colpevole dei risultati non conformi alle aspettative.

Aspettative soltanto sue, a quanto pare, visto che il già citato presidente, indicò subito l’ex allenatore come unico interessato, in società, alla conquista della zona Europa League.

 

Naturalmente non si intervenne sul mercato, visto che il nuovo tecnico, Walter Mazzarri, aveva necessità di “valutare la rosa a disposizione e cercare di trarne il meglio”.

Sappiamo come è andata a finire, inutile ricordarlo, anche se qualche incallito fedelissimo dell’imprenditore di Masio, è riuscito a definire, in un articolo pubblicato su un certo portale, la stagione 2017-2018 del Torino Fc come “entusiasmante”.

Sarà, anche se personalmente, ho consigliato al “collega” di cambiare spacciatore.

Ma non rinvanghiamo oltre, rischieremmo solo di farci ulteriore sangue amaro.

 

Però continua ad esserci qualcosa che mi sfugge.

Perché comunque sia, tornando al presente, il giorno del raduno precampionato, la squadra si ritrova praticamente con la stessa rosa dello scorso anno, quella “voluta” dal tecnico serbo, giusto per amor di precisione, anzi con un Ajeti e un Boyè in più, rispediti al mittente senza tanti complimenti, e non ancora ri-sbolognati, a differenza di Carlao.

Si ritrova, dicevo, la stessa squadra, per il momento senza proclami e senza obiettivi, osannata tuttavia da certi media, ovvero il quotidiano cittadino, il quotidiano sportivo cittadino, e il portale dedicato (orbita RCS, ma guarda che combinazione), la cui autorevolezza è ormai un lontano ricordo.

 

In sostanza, dal 20 Maggio ad oggi, un solo movimento ufficiale in entrata, soltanto qualche addio, senza troppi rimpianti, causa scadenza di contratto e due “trattative” (Bruno Peres e Verissimo) che, come da miglior tradizione, si sono rivelate sole delle stucchevoli telenovelas, senza lieto fine.

 

Nelle ultime ore è stato ufficializzato l’arrivo a Torino di Izzo (a fronte della probabile cessione di Barreca), e si parla dell’interesse per due nuovi obiettivi: certi Bremer e Battaglia.

Bene, si fa per dire: come al solito si acquista solo dopo aver monetizzato, in questo caso con la vendita dell’unico giocatore decente uscito dal vivaio negli ultimi anni, lasciando il tesoretto sempre ben custodito ed intonso nella cassaforte di famiglia.

 

Per quanto riguarda i due possibili nuovi acquisti, occorre fare un distinguo: Gleison “Bremer” Silva Nascimento (classe 1997), è un difensore attualmente tesserato all’Atletico Mineiro (alzi la mano chi ne ha mai sentito parlare), costo non definito, sarebbe l’ennesima scommessa in attesa di plusvalenza, sempre che arrivi.

Il secondo Rodrigo Andres Battaglia (classe 1991), argentino con passaporto italiano, centrocampista di ruolo, rientra invece perfettamente nei parametri societari, quindi probabilmente arriverà: è svincolato dallo Sporting Lisbona.

 

Armando Izzo, primo e fin ora unico acquisto, merita invece un piccolo approfondimento.

Il ragazzo (classe 1992), arriva a Torino dopo una stagione tribolata, dove ha giocato ben poco, e anche  in questo caso siamo perfettamente in linea con lo stile Torino FC: ditemi, vorrete mica che arrivi un giocatore reduce da una stagione da protagonista, che alzi finalmente il tasso tecnico della squadra?

Non sia mai.

Del resto siamo purtroppo abituati a giocatori bolliti, ex-giocatori e giovani sconosciuti valorizzati solo per realizzare plusvalenze.

Ma non è questo il punto.

Il punto è che il ragazzo di Scampia, magari anche buon giocatore, per carità, ha già sul groppone una condanna per illecito sportivo, ha delle frequentazioni assai poco raccomandabili, ben consolidate nonostante la lontananza da casa, una parentela che te la raccomando, ed un procedimento penale in corso, che non si sa quali conseguenze possa portare, nel corso della prossima stagione.

E per favore, non tiriamo in ballo la favola deamicisiana del ragazzo proveniente dal ghetto, che giocava scalzo, salvato dalla delinquenza grazie al calcio, eccetera eccetera.

 

Anche qui comunque, nulla di nuovo sotto il sole: basti pensare a Parisi, Gillet e Guberti.

Sono curioso di vedere chi avrà ancora il coraggio di sfottere la famiglia Agnelli, riguardo alle collusioni con la ‘ndrangheta.

 

Mi permetto di ribadire che c’è qualcosa che mi sfugge, visto che per un mese e oltre si è parlato, anzi i giornali e le TV hanno parlato, solo e soltanto di difensori, ma non si è parlato di centrocampisti, vero problema del Torino FC praticamente da sempre, tantomeno di attaccanti, forse che un certo Damascan (superati i problemi di passaporto?), risolva il problema del sostituto di Belotti, sempre che il “Gallo” rimanga, tra l’altro.

 

Ripeto e ribadisco: la squadra si raduna per la preparazione estiva, ma da qui alla fine del mercato, la società, come tutti gli anni passati, troverà tempo e modo di stravolgere la rosa, rendendo il ritiro estivo perfettamente inutile.

 

Colonna sonora di tutti questi aspetti, e neanche poi tutti, giusto i più gettonati sui social: l’assordante silenzio dei vertici societari, allenatore compreso, probabilmente il più aziendalista di tutti quelli passati da Torino negli ultimi tredici anni, silenzio interrotto soltanto ieri da un'intervista al presidente, della quale avrei fatto volentieri a meno.

 

A breve partirà la campagna abbonamenti: mi chiedo chi rinnoverà la tessera, chi la sottoscriverà ex-novo e soprattutto quale slogan si inventerà il presidente per portare gente allo stadio.

Domande niente affatto retoriche.

 

Chiudo con un ringraziamento proprio al presidente: nella puntata di “Balalaika – Verso la Finale” del 3 Luglio, Diego Abatantuono ha fatto una battutaccia sull’acquisto di Cristiano Ronaldo da parte del Torino FC, tra l’ilarità e gli applausi del pubblico presente in studio.

Grazie presidente, è riuscito a farci ridicolizzare davanti a milioni di spettatori: nonostante i fallimenti, le retrocessioni, e quant’altro abbiamo vissuto in negativo da Orfeo Pianelli in poi, nessuno e ribadisco, nessuno, è mai riuscito a tanto.

Complimenti.

 

Aspetto, come da tredici anni a questa parte, di essere clamorosamente smentito.

Aspetto.

 

La foto di copertina è ricavata dalla pagina FacebookAccontentisti Buonisti e Perdonisti”.

 

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Articolo pubblicato il 06/07/2018