I rom svizzeri protestano a Zurigo contro il censimento voluto in Italia.

Protesta davanti al consolato italiano.

ZURIGO - Rappresentanti dei rom svizzeri hanno organizzato ieri una veglia di protesta davanti al consolato italiano a Zurigo. L'azione è una risposta al censimento regionale dei campi di rom e sinti approvato martedì dal consiglio regionale in Lombardia.

La proposta del ministro degli interni Matteo Salvini e della Lega è "anticostituzionale e discriminatoria", scrive in una nota l'ong svizzera Società per i popoli minacciati (Gesellschaft für bedrohte Völker, GfbV), che sostiene l'azione. Malgrado ciò il parlamento della regione Lombardia ha dato il via libera al censimento e al controllo dei campi rom.

"È importante dimostrare la nostra solidarietà come rom svizzeri", afferma citato nella nota Muharem Savdo, uno degli organizzatori della veglia. "Non siamo degli estranei, ma cittadini dei rispettivi paesi. Chiediamo rispetto", aggiunge l'attivista rom Rina Caldar.

La decisione del Consiglio regionale della Lombardia impegna anche la Giunta a chiudere i campi irregolari, a monitorare la frequenza scolastica obbligatoria dei minori presenti nei campi e ad avviare un'indagine per capire l'entità delle risorse economiche impiegate per la gestione dei campi regolari.

cdt.ch

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Articolo pubblicato il 07/07/2018