L'EDITORIALE DELLA DOMENICA DI CIVICO20NEWS - Massimo Calleri: il saper perdere è una virtù

Ritorna l’orgoglio di essere italiani

Quando diventa sempre più difficile trovare spiegazioni al nulla, gli eventi internazionali riescono a neutralizzare l’imbarazzo di chi non ha mai manifestato palesemente il programma politico che vuole l’integrazione, con conseguente attribuzione della cittadinanza italiana, quale escamotage per acquisire nuovi consensi che tengano a galla una barca che fa acqua da tutte le parti.

Ben sapendo di prestare il fianco alla critica sinistrorsa che “confonde” solidarietà ed accoglienza con il buonismo di facciata strumentale che ha prodotto l’attuale insostenibile situazione, desidero spezzare una lancia per coloro che, fra i mille ostacoli creati dai “perdenti”, cercano di ridare alla nazione la solidità e la posizione consona nel panorama europeo e mondiale.

Certamente il saper perdere è una virtù, il saper riconoscere i meriti all’avversario altrettanto, ma tutto ciò esula dalla cultura di sinistra che antepone il successo personale al bene comune, il dominio assoluto esercitato sul popolo del quale si afferma improvvisamente di voler prendere le difese, specie delle fasce deboli, con proclami altisonanti che lasciano perplessi.

Queste affermazioni giungono nel momento in cui il "bastone del comando" è passato di mano e chi lo ha raccolto sta ottenendo i successi ed i riscontri in continua lievitazione.

Certo dà fastidio assistere quotidianamente all’ascesa di consensi che sta travolgendo, nel senso buono, la Lega di Matteo Salvini che non fa altro che affermare l’orgoglio di essere italiani difendendo i diritti onestamente acquisiti da un popolo oggi esposto a molteplici attacchi, economici e sociali.

Ed in perfetta sintonia con gli alleati di Governo, si batte strenuamente nonostante le “aggressioni trasversali” che, probabilmente, temono il successo e l’affermazione di chi, in breve tempo, ha già saputo dare risultati tangibili confermando e rispettando gli impegni presi con l’elettorato.

Sicuramente perdere la “sudditanza” della massa votante è drammatico per chi non l’ha saputa mantenere, anzi ha fatto di tutto per autodistruggersi, ma, come diceva l’amico siculo di un personaggio politico che ben ricordiamo, il potere logora chi non ce l’ha ed ecco perché l’invidia, male incurabile che logora i mediocri, si fa strada giorno per giorno nelle forme più strane, impensabili ed altrettanto improduttive.

Trascurando, in maniera preoccupante per qualsiasi osservatore esterno, che il favorire nuovi portatori d’acqua produrrà l’effetto contrario: infatti penso che essi stessi scaturiranno le loro preferenze all’interno dei nuovi nuclei creati da chi, ingenuamente, pensava di trarne beneficio.

Dire sempre no o creare impedimenti per ritardare l’attuazione di un ben preciso programma è buonismo mascherato che oggi non incanta più nessuno.

Il popolo italiano vuole cambiamenti concreti che affermino diritti e doveri per tutti coloro che rispettano le regole, non solo doveri per alcuni e solo diritti per altri.

La strada è in salita, ma le vittorie più belle si sudano: i "grimpeur" purosangue, all’occasione, si alzano sui pedali e staccano il gruppo.  

     

    

       Civico20News    

Il Direttore Responsabile                                   

      Massimo Calleri     

 

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Articolo pubblicato il 08/07/2018