L'Indipendenza degli USA e la Massoneria in Italia
Una attenta analisi del Prof. Aldo Alessandro Mola

L'INDIPENDENZA DEGLI USA E LA MASSONERIA IN ITALIA
Oggi gli Stati Uniti d'America festeggiano la Dichiarazione di Indipendenza pronunciata in Filadelfia il 4 luglio 1776. Essa proclamò che tutti gli uomini sono creati uguali e dotati di diritti inalienabili: la vita, la libertà e la ricerca della felicità. I suoi estensori, a cominciare da George Washington, padre dell'Indipendenza degli USA, erano quasi tutti massoni e si ispiravano a illuministi e massoni italiani, come Gaetano Filangieri e Mario Pagano.
Massoni furono anche gli artefici del Risorgimento e dell'unificazione nazionale italiana, caposaldo dell'Italia attuale: Federico Confalonieri, Giuseppe Garibaldi, Francesco Crispi, Giuseppe Zanardelli (che abolì la pena di morte: un primato civile italiano), Michele Coppino e Francesco De Sanctis, che vararono la scuola elementare obbligatoria e gratuita e l'educazione fisica, anche femminile. Massone fu il miglior ministro degli Esteri dei governi Giolitti: Antonino di San Giuliano.
Quel retaggio va ricordato mentre un partito oggi al potere propone di escludere i massoni dai pubblici impieghi. Lo fece già Benito Mussolini nel 1925 per instaurare il regime di partito unico: pessimo precedente.
La proposta del governo attuale viola la libertà di associazione garantita dalla Costituzione e mette l'Italia ai margini dei Paesi a democrazia liberale.
Occorre arginare la pericolosa deriva anticostituzionale e rivendicare la libertà di associazione per fini non vietati ai singoli dalla legge penale (art. 18 della Costituzione).
4 luglio 2018
Aldo A. Mola
Direttore ASSGG