La politica e il potassio.

Troppi immigrati e reddito di cittadinanza: le due (vecchie) novità dell’estate.

La storia degli Italiani dalla memoria corta è una vecchia storia, uno di quei luoghi comuni che, però, in maniera ricorrente si ripresentano puntuali.

Da qualche mese abbiamo sotto i nostri occhi l’operato, o quanto meno l’indirizzo politico, del nuovo esecutivo, benché bisognerà attendere l’autunno per affrontare i (veri) problemi del Paese dopo quello dell’immigrazione.

Così come già sottolineato in campagna elettorale, tre sembrano essere i cardini del nuovo governo giallo-verde: immigrazione, flat tax e reddito di cittadinanza.

Su questi tre punti chiave, l’esecutivo Di Maio/Salvini, perché Conte onestamente ci pare che conti veramente molto poco, Lega e M5S hanno giustamente vinto le elezioni poiché in grado, almeno sulla carta, di portare qualcosa di nuovo, ossia quel governo del cambiamento che tutti aspettavamo.

Tutto bene, dunque, se nonché verrebbe da dire niente di nuovo sotto il sole, proprio quello estivo che evidentemente ci fa delirare senza esserci protetti con il berretto della memoria.

Per quanto riguarda l’immigrazione, Salvini preme l’acceleratore su come arginare l’invasione dei migranti, dimenticando di ricordarci che negli ultimi anni in Italia il numero di richiedenti asilo sia drasticamente diminuito.

C’è poi la questione della flat tax che, in questa prima fase, riguarderà solo una diminuzione delle tasse sulle imprese, cosa che già da un paio di anni avviene, dopo le riforme dei precedenti governi di sinistra.

Infine, il cavallo di battaglia pentastellato è quello del reddito di cittadinanza, sostanzialmente un reddito di inclusione riveduto e già presente.

Si badi bene che i tre punti di cui sopra sono certamente di fondamentale importanza, che la questione dell’immigrazione debba essere affrontata e rivisitata dall’Unione Europea, che ci sia bisogno di maggior sostegno a chi non lavora e che nel Belpaese si debba rivedere una pressione fiscale tra le più alte del vecchio continente.

Altra cosa, però, è farci convincere che siano idee rivoluzionarie che nessun altro ha proposto nel recente passato. Magari sotto l’ombrellone, ammesso che esista, rinfrescatevi con un bel gelato al potassio: aiuta la memoria.

 

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Articolo pubblicato il 12/07/2018