Thailandia: tutti i ragazzi fuori dalla grotta

La richiesta di fare colazione con pane e cioccolata

Finalmente una buona notizia. In tutto il mondo si è seguita quest’angosciosa avventura, causata dal comportamento irresponsabile di un istruttore sportivo che, con la sua insana iniziativa ha messo a repentaglio la vita di 12 ragazzini.

Le operazioni per portare in salvo gli ultimi ragazzi ancora intrappolati per 17 giorni e 17 notti all’interno della grotta di Tham Luang, nel nord della Thailandia, sono state completate con successo.
I 12 ragazzi della squadra "Wild Boars" e il loro allenatore
sono tutti sani e salvi.

Nella serata thailandese di martedì, sono stati salvati gli ultimi quattro ragazzi e il loro allenatore di 25 anni, trovati affamati e rannicchiati nell'oscurità in un'area della grotta solo parzialmente allagata dalle piogge monsoniche e sono stati condotti al di fuori attraverso 4 km di canali stretti ed allagati.

Ora hanno lasciato la grotta anche i tre sommozzatori e il medico che sono stati assieme al gruppo fin dal momento del ritrovamento. Il premier thailandese ha rivelato che i ragazzi hanno preso degli ansiolitici prima di cominciare il loro viaggio verso l'uscita. Gli altri otto giovani soccorsi tra domenica e lunedì sono stati ricoverati all'ospedale di Chiang Rai.

Sono tutti in buona salute, non hanno febbre e mostrano buon appetito. Per precauzione non sono ancora potuti entrare in contatto con i genitori, che li possono vedere a due metri di distanza, attraverso un vetro. Solo due di loro destano sospetti di un'infezione polmonare. Tutti dovranno restare almeno una settimana in ospedale in osservazione.

Ai soccorsi ha preso parte una squadra multinazionale, composta - oltre che dalla Marina thailandese (Thai Navy Seal) - da 90 sub di cui almeno 50 stranieri.

La solidarietà internazionale, nel mondo ove odio ed egoismi appaiono prevalenti, ha contribuito a scrivere una pagina positiva, che non dovrà essere dimenticata, soprattutto se finalmente si cercherà di dare spazio, nell’informazione di ogni giorno, alla solidarietà ed alle azioni positive.

Tra i soccorritori, era presente anche l'imprenditore Elon Musk, titolare di XSpace, che ha proposto l'utilizzo di un mini sottomarino ipertecnologico per salvare i ragazzi. Per fortuna, non c'è stato bisogno di utilizzarlo.

Negli ultimi giorni i ragazzi - tra gli 11 e i 16 anni - avevano iniziato lezioni di nuoto per prepararsi ad uscire dalla grotta, cercando di tenere alto l'umore e scherzando con i soccorritori.

I primi ragazzi ad uscire, nei giorni scorsi, avevano chiesto di fare colazione con pane e cioccolata.

La felicità di tutta la Thailandia, e del mondo intero (anche della scuola Maas) è purtroppo offuscata dalla morte di Sam Kunan, il subacqueo deceduto venerdì scorso per mancanza di ossigeno, dopo una tentata missione di salvataggio.
E' stata l'unica vittima di questa incredibile avventura.

Fotografie; Thai Press

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Articolo pubblicato il 11/07/2018