Turchia: spose bambine.

Wedding planner turchi in rivola, basta spose bambine.

Al ricevimento a Malatya, nell'Anatolia orientale, il fotografo di matrimoni turco Onur Albayrak era arrivato la scorsa settimana immaginando una giornata di lavoro qualunque, tra scatti romantici e immagini di festa. Ma quando ha visto la sposa, ha capito subito che qualcosa non andava. "Mi sono accorto che stava tremando. Le ho chiesto quanti anni avesse. Prima mi ha detto 15, poi 16. Allora mi sono girato e mi sono preparato ad andarmene", ha raccontato.
 

Una reazione che però ha fatto infuriare lo sposo, che lo avrebbe invitato a "prendere semplicemente i soldi e fare il suo lavoro". Ne è nato un acceso diverbio, degenerato poi in rissa.


"Ho sentito che vogliono denunciarmi. Lo facciano pure. Io ho solo fotografato una realtà di questo Paese. A me basta cercare di fermare i matrimoni di minorenni", ha spiegato Albayrak.


Da allora, il fotografo è diventato una star dei social media in Turchia, dove molti utenti lo considerano un "eroe" per la sua reazione in un contesto in cui il fenomeno delle 'spose bambine' resta allarmante. In queste ore, Albayrak è sommerso di incoraggiamenti e chiamate di sostegno.

 

E dalla sua parte, ha raccontato, si sono già schierati più di cento 'wedding planner', che gli hanno promesso di boicottare anch'essi d'ora in poi eventuali nozze che coinvolgano minorenni: "Sono felice di aver contribuito a sensibilizzare sul problema. Negli ultimi due giorni il mio telefono non ha smesso di squillare". Una protesta di massa che riporta al centro del dibattito in Turchia il fenomeno delle 'spose bambine'.

 

Secondo la legge, l'età minima per il matrimonio è 18 anni, che può essere ridotta a 17 in situazioni eccezionali e dietro autorizzazione di un giudice. Ma i casi di spose adolescenti restano diffusi, specie nelle zone più conservatrici del sud-est.

Secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica, nel 5% delle nozze in Turchia la sposa è minorenne, ma per le ong le cifre reali sono ben più alte, visto che spesso i matrimoni religiosi non vengono registrati immediatamente.

Lo scorso anno, il governo di Ankara ha approvato una contestata legge che permette ai mufti, autorità musulmane riconosciute come funzionari pubblici, di celebrare nozze con valore legale. Una misura fortemente difesa dal presidente Recep Tayyip Erdogan per "facilitare le procedure", ma che secondo le opposizioni riduce nei fatti il controllo dello Stato sulle 'spose bambine'.

ANSA
 

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Articolo pubblicato il 12/07/2018