«Angeli – Visioni di Energia», a Usseglio (Torino)
Maria Primolan, Angoli di strada (2017)

La mostra di sculture dell’artista Maria Primolan è allestita presso la Centrale Enel Green Power di Crot

A Usseglio (Torino) venerdì 13 luglio è stata inaugurata la mostra “Angeli – Visioni di Energia” dell’artista Maria Primolan, allestita negli spazi della Centrale Enel Green Power di Crot a Usseglio, intitolata a Gaetano Ganassini.

È stata aperta nel weekend del 14 e 15 luglio e sarà nuovamente visitabile sabato 21 e domenica 22 luglio, dalle ore 9:30 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 17:00. I turisti potranno anche visitare la centrale, accompagnati dai tecnici di Enel Green Power.

Maria Primolan, scultrice e architetto, è molto legata a Usseglio, dove nel 2017 ha realizzato, in collaborazione con Gregorio Balestra, il monumento in legno “La fonte del latte”, dedicato ai margari della Valle e collocato presso il Municipio.

Così presenta questa sua esposizione che raccoglie otto opere che raffigurano angeli, realizzate con materiali e legni diversi, tiglio, cedro, ginepro, terracotta e marmorina: «La scelta di questo luogo parte in realtà da molto lontano, dalle mie origini, qui a Usseglio, e dalle estati dell’infanzia vissute quassù su queste montagne. Dal Vallone di Arnas, dove vivevo con mio nonno, molte volte aspettavo il passaggio della “teleferica” o delle “funivia dell’Enel” e la osservavo scomparire dietro la montagna per raggiungere la Centrale del Lago dietro La Torre.

Gli impianti dislocati su tutto il territorio e tutte le attività ad essi collegati hanno sempre rappresentato per me qualcosa di misterioso. La Centrale del Crot diventa ora il luogo privilegiato per questa mostra con il tema degli Angeli.

La Centrale è un’espressione di forza è il luogo dove per opera dell’uomo la forza della natura si trasforma in energia. Trovo la stessa energia anche nella figura degli Angeli. Delle figure serene, ma allo stesso tempo forti, potenti capaci di darti emozioni, energia quindi.

La prima scultura che ho dedicato agli angeli è la lavorazione di un reperto del fiume trovato proprio qui a Usseglio all’imbocco della Valle d’Arnas. Era l’anno 1999 a cavallo del secolo. Poi ho ripreso questo tema due anni fa con nuovo spirito ed esperienza, guardandolo da un differente punto di vista. Gli Angeli sono ora contemporanei, rilevano situazioni e problematiche sotto un’altra luce e forza».

Personalmente ho molto apprezzato l’opera intitolata “Angoli di strada”, del 2017, una installazione con scultura in legno di cedro e brano musicale omonimo di Salvatore Chillemi Casablanca, compositore e musicista.

Il soggetto è ispirato a un fatto avvenuto in quell’anno ad Avellino, a gennaio: la morte di Angelo, un senzatetto. Maria ha affrontato «questo tema rappresentando il cammino ultimo di questa persona che dalla dura vita terrena passa a un mondo spirituale e angelico di liberazione per la sua difficile situazione

La musica e la scultura descrivono l’angolo di strada dove il senzatetto giace: i rumori, l’indifferenza delle persone che passano, il cartone, il corpo appoggiato sul pavimento freddo rappresentano l’aspetto terreno della sua difficile vita».

L’opera “The Angel’s Gift - Il Dono dell’Angelo”, che risale agli anni 2016/2017, in legno di tiglio, esprime il forte legame di Maria nei confronti di David Bowie, soggetto al quale ha dedicato anche altre sculture.

Questo angelo, con le fattezze del cantautore e attore britannico, ha il corpo di color sabbia dorata attraversato da una lunga fessura blu cobalto che inizia dalla testa fino ad attraversare tutto il busto, che riprende il fulmine di David Bowie sulla copertina di Aladdin Sane. È un angelo vissuto e travagliato, che esprime la solitudine della società contemporanea: vi è un riferimento artistico a “Blackstar” perché la mano contiene una stella nera di ebano per esprimere la musica e le immortali emozioni che David Bowie ci ha donato.

Altre opere hanno i titoli di “Fly Away”, “Angel”, “Angelo di Fiume”, “Paura di volare”, “Sunday” e “Abbraccio di ali”.

Così nel bel catalogo a colori, il critico d’arte Michele Franco commenta le opere di Maria Primolan: «Le sculture di Maria Primolan diventano dialogo profondo con l’osservatore non distratto. O diventano pura bellezza ed equilibrio sufficienti ad emozionare chi non vuole approfondire. In ogni caso le sue opere non lasciano indifferenti. I suoi angeli sussurrano con voce delicata ma ferma, si pongono nel nostro centro visivo per portarci in un lampo a riconsiderare ciò che non vediamo… Un’emozione dimenticata… Un dolore riemerso da lenire… Una richiesta di perdono, verso gli altri o noi stessi… Una preghiera di gioia… Una emozione che non pensavamo più di provare… Davanti agli Angeli di Maria ognuno di noi trova una strada che ci obbliga a guardarci dentro. Il miracolo sta per compiersi… E succede qualcosa di non banale e scontato. La sensibilità che ha dato Forma Vita e Anima alle sculture compie il miracolo. Il filo si riannoda, sottile tenace. La comunicazione interrotta con la nostra parte profonda può riprendere e, forse, aiutarci a capirci e, perché no, ad accettarci attraverso la bellezza del divino che c’è in noi. La stessa bellezza che gli Angeli di Maria riflettono come intimo e dialogante specchio di vivo e nobile legno.

È qualcosa di emozionate quando scopriamo dove può portarci l’Artista e come può cambiarci l’Arte. O viceversa, se preferite. Accarezzare il materiale levigato e dinamico delle sculture lignee di Maria non può non trasmettere brividi ed emozioni, perché quell’angelo slanciato, quell’angelo a terra senza più vita nelle ali, quell’angelo spezzato, quell’angelo delicato ma energico… siamo noi. O, meglio, è quella parte di Angelo che sonnecchia in noi e che le sculture di Maria hanno risvegliato. Signore e Signori, benvenuti nella Luce degli Angeli di Maria Primolan».

Note biografiche di Maria Primolan, scultrice e architetto

Nasce nel 1971 a Torino, frequenta il liceo artistico e si laurea al Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura. Nel 1999 inizia a realizzare sculture in legno. Nel 2010 incomincia a occuparsi in prevalenza di design del mobile. Dal 2010 riprende la scultura in legno. Nel 2011, con Gregorio Balestra, realizza il busto in legno dedicato a Camillo Cavour e, tra il 2011 e il 2012 scolpisce la “Cena di Emmaus” per la parrocchiale di Trana (Torino). Nel 2012 realizza le formelle in bronzo del portale della Chiesa della Natività di Maria di Trana. Nel 2015, con Gregorio Balestra, realizza per il Museo della Sindone di Torino la “Formella del Pellegrino” e i cofanetti intagliati in legno per il trasporto della Sua copia integrale. Nel 2016/2017 inizia un ciclo di lavori ispirati a David Bowie con la realizzazione di “The Angel’s Gift”. Nel 2017, con Gregorio Balestra, realizza “La fonte del latte” a Usseglio. Nel 2017 realizza il Bowie Bust of Beckenham-Bromley, busto in legno dedicato a David Bowie, dal titolo “Goodbye Mr Bowie”, visibile presso la Biblioteca di Beckenham, Borough di Bromley, Londra. Nel 2018 termina due busti in terracotta dedicati a David Bowie.

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Articolo pubblicato il 18/07/2018