In Italia 383 Comuni privi di banche

Un fattore penalizzante e di rischio per i Comuni montani

In Italia sono ben 383 i Comuni rimasti totalmente privi di banche, secondo i numeri diffusi dalla FirstCisl. Come afferma il Presidente nazionale Uncem, Marco Bussone: "La spoliazione di servizi e opportunità, da parte di imprese nazionali di tutti i settori, in questo caso le banche, rappresenta per il territorio montano un aumento della marginalizzazione e dello spopolamento”.

 

Riprendendo quanto osservato anche da FirstCisl, restano sguarnite “le aree marginali, abitate da una popolazione più anziana, che si trova costretta a mantenere in casa maggiore disponibilità di contante e questo rischia di aprire la strada alla microcriminalità".

 

È chiaro che l’online e l'home banking non siano una soluzione, come indica Uncem, specialmente in aree montane ad alto digital divide. La proposta di Bussone, in una lettera ad Abi, Banca d'Italia e Consob, è chiedere “ai tre soggetti, ciascuno per le proprie competenze, di strutturare con il sistema degli Enti locali un nuovo patto per garantire servizi bancari di prossimità anche in aree a bassa densità di popolazione. Ricordiamo anche a chi forse non conosce bene i territori montani italiani che si tratta di zone ad alta vocazione turistica, estiva e invernale, dove la 'popolazione equivalente' aumenta e i servizi bancari, come quelli postali, sono importanti per evitare spopolamento e abbandono”.

 

D.C.

 

(Immagine di copertina tratta da l'Adige.it)

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Articolo pubblicato il 18/07/2018