Torino - Nasce il nuovo CSI Piemonte
Il presidente Claudio Artusi con gli Assessori Paola Pisano (Comune) e Giuseppina De Santis (Regione)

L’Assemblea approva il Piano Strategico 2019 - 2021 del Consorzio

Il ricambio generazionale che prevede l’inserimento nell’organico di neolaureati e di professionalità ad hoc, pur mantenendo nel complesso gli attuali livelli occupazionali: questo uno dei punti salienti del programma che l’Assemblea di CSI Piemonte ha approvato e che fa parte di quel Piano strategico che porterà a incrementare nell’arco dei tre anni il valore della produzione dagli attuali 120 milioni di euro a 138 milioni.

Tutto ciò consentirà di migliorare agilità ed efficienza nella realizzazione dei progetti e dei servizi richiesti che passano attraverso il potenziamento della governance, per lavorare in modo ancora più coeso con i Consorziati impiegando risorse interne per le attività più agili e flessibili e ricorrendo al mercato per i lavori maggiormente programmabili.

“Sono molto soddisfatto – ha sottolineato Claudio Artusi, Presidente del CSI Piemonte - che l’Assemblea oggi abbia approvato questo Piano Strategico, che parte dalle sollecitazioni dei nostri Consorziati e rappresenta, dopo tanti anni, una vera e propria sfida. Abbiamo celebrato i nostri primi 40 anni e ora apriamo un nuovo corso, che guarda al mondo dell’innovazione e della tecnologia, puntando sui giovani, sulle relazioni internazionali e sull'aggiornamento costante".

Il che coniugherà il rispetto della natura pubblica con l’adozione delle più moderne pratiche manageriali:

"Ringrazio quindi tutti gli Enti che oggi hanno deciso di condividere questa nostra visione, che garantirà al CSI Piemonte, una tra le maggiori in house nazionali, di rafforzare il suo ruolo centrale nella digitalizzazione della Pubblica Amministrazione italiana”.

Artusi ha altresì ricordato come sarà ampliata l'offerta di servizi digitali per cittadini e imprese, garantendo sempre alti livelli di sicurezza e affidabilità dei sistemi:

“Sarà inoltre fondamentale ricercare collaborazioni con altre in house per sviluppi comuni e servizi condivisi”.

Per rafforzare il know-how necessario all'innovazione prevista dal Piano Triennale, si avvierà un programma straordinario di formazione. Nel triennio le giornate annue complessive di formazione passeranno dalle circa 4.300 degli anni precedenti a circa 6.300, con un aumento quasi del 50%. Sotto il profilo economico, infine, è proposta una rimodulazione degli affidamenti e delle commesse degli Enti, con un’estensione degli attuali periodi convenzionali ad almeno 5/7 anni.

Si prevedono anche contratti di servizio pluriennali di 3/5 anni.

Annunciato inoltre il PROGETTO "MICADO" - MIGRANT INTEGRATION COCKPITS AND DASHBOARDS in cui CSI Piemonte partecipa come partner tecnologico per una "Innovation Action" che punta a creare e integrare applicazioni IT su diversi canali, indirizzate a tre principali categorie di utenti: migranti, per fornire informazioni e supporto su procedure e permessi, opportunità di lavoro, sistemazioni abitative, servizi sociali, pubbliche amministrazioni, per migliorare la conoscenza dei fenomeni migratori e supportare le politiche di integrazione ed organizzazioni di volontariato, per integrare le informazioni disponibili e migliorare l'efficacia degli interventi.

“Il progetto- ha spiegato Artusi - è coordinato dalla HafenCity University di Amburgo e metterà a fattor comune soluzioni già esistenti e nuovi servizi digitali sulla base della collaborazione tra diverse città europee: Amburgo, Anversa, Madrid, Vienna, Bologna e Torino”.

A livello locale, la Città di Torino ha condiviso gli obiettivi del progetto e ha offerto collaborazione per la fase di sviluppo. Il progetto è stato approvato dalla Commissione Europea il 16 luglio 2018 con una votazione di 15/15, ovvero un punteggio pieno su tutti e tre i criteri di valutazione: Scientific Excellence, Impact, Quality and efficiency of the implementation.

(nelle immagini il Presidente Claudio Artusi, il Direttore Generale Ferruccio Ferranti, Giuseppina De Santis e Paola Pisano).

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 19/07/2018