Torino: in azione la macchina "tappabuche" stradali.

È la soluzione definitiva?

Mercoledì 18 luglio, ore 19:30. Notizia del Tg regionale, presenta la sindaca Chiara Appendino! Il comune di Torino è uno fra i primi in Italia a utilizzare la macchina che risolve il problema delle buche nell’asfalto.

In verità già se n’era parlato sul quotidiano La Stampa un anno fa, ma senza entrare nel merito del “quando”, interessante è l’utilità e l'efficacia del cosiddetto ‘patcher-camion’ – inglesismo per definire un camion tappa-buche di ultima generazione che a prima vista sembra funzionare molto bene.

L'imponente veicolo promette una migliore qualità nella riparazione di buche e sbreghi, superiore alle tradizionali operazioni svolte a freddo perché il bitume, di qualità superiore e opportunamente modificato per una lunga durata, prima di essere gettato nella buca, viene anche mantenuto in temperatura nell’apposito contenitore.

L’azienda che produce il veicolo, punta inoltre sulla flessibilità d’utilizzo, sui minor costi, sulla maggior sicurezza e sul confort di cui godono gli operatori, finalmente lontani dalle esalazioni nocive del bitume e le dimostrazioni visibili sui numerosi filmati sembrano confermare la bontà del macchinario.

Osservando l’operazione però, visibile sulle dimostrazioni di You-tube, la parte finale della sutura all’asfalto ferito viene completata da un intervento umano che, da parte di chi scrive, ex motociclista estremamente attento alle condizioni del manto stradale, è insufficiente e blando. Infatti, per quanto appaia ineccepibile il funzionamento del camion tappabuche, alla fine pare mancare  la pressione indispensabile per una superficie compatta e duratura. Manca il rullo compressore, sostituito da un apparecchietto che suscita quasi tenerezza, non fosse che tendenzialmente rende l’intervento pericoloso.

Questo è un parere che richiede attenzione. Senza una giusta compressione, il nuovo asfalto, pur ottimo in qualità, è probabile che tenderà a sbriciolarsi più rapidamente per una frenata, per una pioggia troppo insistente, trasformandosi in un friabile trabocchetto proprio per le due ruote e tornare buca.

Segnalazione che si spera susciti almeno un po’ di interesse. Ci vuole veramente poco nel fare scorrere un piccolo, ma pesante… Come lo chiamavamo da ragazzi: “pistapere”.....

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 19/07/2018