Torino - Al caffè letterario San Carlo per non dimenticare

Liliana Carbone per Civico20News

Questo di oggi, al Caffè Letterario San Carlo di Torino, alle 18, è un evento organizzato da Fidapa sezione Torino San Giovanni - Federazione italiana Donne Arti Professione Affari, a favore delle donne colpite da tumore. 

 

Questo pomeriggio cronaca e sanità si intrecciano per una giusta causa: non dimenticare.

Da una parte si tratta di non dimenticare cosa è accaduto nella nostra terra, il Piemonte, 18 anni fa, quando uno straordinario evento, una tremenda alluvione mise in ginocchio Torino e il Piemonte intero, e ad essere colpite furono anche la Valle d’Aosta e la Liguria.

 

Chi ha vissuto l’alluvione del 2000, in mezzo alle strade sommerse dall’acqua, dal fango e dalla melma, certamente non la dimenticherà mai. Come non dimenticherà la paura, i pianti e la disperazione degli alluvionati che scappavano dalla morte, e l’energico lavoro di volontari, di soccorritori, degli uomini della Protezione Civile, dei vigili del fuoco e di tanti altri.

 

Oggi Carola Vai, giornalista e scrittrice torinese di grande professionalità, ex componente del consiglio di amministrazione di Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo, racconta cosa è realmente accaduto in quei giorni drammatici di ottobre.

 

Carola Vai era lì per raccontare ai piemontesi e all’Italia, per conto dell’Agenzia Giornalistica Italia (era di turno quel sabato del 14 ottobre del 2000), quel mostro vorace, “uno dei più violenti degli ultimi 150 anni” così è stato definito. Un mostro d’acqua e di fango che ha distrutto città, ucciso persone (25 in totale: 18 in Valle D’Aosta, 4 in Piemonte e 3 in Liguria) e registrato 4 dispersi e 40.000 sfollati.

 

Carola Vai ha raccolto questo fardello («Perché – dice – bisogna fare qualcosa per gli alluvionati e bisogna lasciare una testimonianza nei nostri archivi storici di quanto è accaduto, per non dimenticare») e ci ha scritto un libro interessante ed emozionante, “Torino – alluvione 2000. Per non dimenticare”, che suddiviso in vari capitoli e con un “taglio” di cronista, raccoglie storie, emozioni e 200 fotografie inedite.

 

Ieri Valentino Castellani sul profilo Facebook di Carola Vai ha scritto: "L’alluvione io l'ho vissuta... Porta il mio saluto e ricorda Domenico Carpanini che con gli stivaloni ai piedi ha passato la notte a Borgodora".

Non solo cronaca. In questo evento la sanità ha un posto speciale. Sarà presente la dottoressa Fulvia Pedani, oncologa dell’Oncologia Medica 2 dell’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino, presidente di Andos Onlus Torino – Associazione nazionale Donne operate al seno e membro di Fidapa sezione Torino San Giovanni.

 

Rossa vulcanica, appassionata del suo lavoro e ogni giorno accanto alle donne che hanno incontrato il tumore e che lo incontrano: Fulvia Pedani è un’altra donna torinese che spende la sua vita per una causa importante: la salute e la vita delle donne.

I proventi del libro di Carola Vai che saranno raccolti quest’oggi, saranno destinati proprio ad Andos Onlus Torino e alle sue attività di comunicazione e di informazione sui problemi attinenti al cancro al seno e alla sua prevenzione.

 

Per Fidapa sezione Torino San Giovanni, Fulvia Pedani presenterà la borsa di studio dal titolo “Non dimenticare per prevenire e costruire” per il miglior progetto di analisi del territorio e proposte per la prevenzione di alluvioni e dissesti del territorio regionale piemontese. Anche questa borsa di studio è un altro buon motivo per non dimenticare.

 

Liliana Carbone

 

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 19/07/2018