L'infinito bisogno della Poesia

"Con le mani"

Un soave intreccio di note

può nascere da un intreccio

di mani.

 

Esse ci consentono di afferrare il mondo

e di affacciarci alla finestra,

per contemplarlo.

 

Riescono a stringere l’Infinito,

dandoci la misura

del desiderio di contenerlo.

 

Come?

 

Una musica,

una frase,

un sentimento tradotto in Poesia

o in tratti di pennello,

 

lo scivolare leggero delle umide dita

e il delicato infondere la vita

di una pioggia leggera

che cade senza fine.

 

Ne raccogliamo il profumo,

nelle mani,

e ne diffondiamo il sapore,

facendo sbocciare fiori celesti attorno a noi.

 

La forza nata e vinta dalla forza,

dall’intensità di una stretta

che brandisce lo stilo come una lama di fuoco,

può anche disegnare una Stella

e staccarla dal cielo.

 

Può anche ritagliare due perle,

e calarle nella profondità di uno sguardo meraviglioso.

 

Per andarle infine a recuperare

là dove sono davvero.

In Noi.

 

Ci arriveremo,

con le mani.

 

 

Sara Garino

(Copertina: Vincent Van Gogh, Iris, 1889)

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Articolo pubblicato il 21/07/2018