Sergio Marchionne, il doppio attacco dagli Usa: scandalo coi sindacati, il sospetto sull'inizio della malattia.

Il cambio di guardia alla guida di Fca ha scatenato una nuova tempesta negli Stati Uniti contro il gruppo italiano e i suoi interessi negli Usa con Fiat Chrysler. Contro Fca e lo stesso Sergio Marchionne è nato un fronte doppio, da parte della stampa economica americana e una potenziale dagli organi di vigilanza di Wall Street.

Dalle pagine del Financial Times sono riemerse le polemiche sullo scandalo all'inizio del 2018, quando il capo dei rapporti sindacali coi dipendenti di Fiat Chrysler a Detroit, Alphons Iacobelli, ha riconosciuto di aver violato il Labor management relations act, dichiarandosi colpevole di aver pagato illegalmente il leader del sindacato americano, General Holyfield - morto nel 2015 - per oltre 1,5 milioni di dollari, compilando anche una dichiarazione dei redditi falsa, nella quale non ha incluso 840 mila dollari di introiti illecitamente sottratti al gruppo Fca.

Sei mesi prima l'azienda guidata da Sergio Marchionne era stata accusata dal gran giurì di aver preso parte a una cospirazione per far transitare soldi del gruppo italo-americano dal centro di formazione del sindacato agli stessi sindacalisti.

Gli organi di vigilanza di Wall Strett hanno intanto avviato un'indagine sulla diffusione delle notizie circa la salute dell'ex Ceo di Fca. Dalle prime ore dello scorso sabato, le indiscrezioni sulle condizioni di Marchionne riportavano un prolungamento inaspettato della convalescenza dopo un'operazione alla spalla in una clinica di Zurigo.

Solo dopo il Cda convocato d'urgenza che ha nominato Mike Manley come successore di Marchionne, Dagospia ha parlato dell'insorgenza di un tumore ai polmoni arrivato ormai a uno stadio avanzato, al punto che Marchionne sarebbe finito in coma. Due giorni dopo, le informazioni mai smentite sulla salute del manager parlando di "condizioni irreversibili".

Una situazione che, come ha spiegato il giornalista del Sole 24 ore Alessandro Plateroti, molto probabilmente attirerà le attenzioni della vigilanza di Wall Street. Il dato che gli inquirenti vorranno certamente scoprire sarà il momento in cui realmente le condizioni di Marchionne siano diventate "irreversibili", impedendogli di fatto di poter svolgere il suo ruolo di Ceo nel pieno delle sue facoltà fisiche e mentali.

liberoquotidiano.it

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Articolo pubblicato il 24/07/2018