Il colpo di calore: una patologia subdola che può mettere a rischio il nostro organismo in queste torride giornate estive.

E’ estate, possiamo rallegrarci di poter godere del bel tempo per restare finalmente all’aperto gran parte della giornata, ma le note anomalie climatiche di cui si dibatte da tempo, fanno si che la temperatura ambientale, sia più alta del previsto. Le temperature stanno infatti raggiungendo picchi notevoli, non solo in tutta Italia, ma anche in gran parte dell'Europa.

Nel periodo compreso tra il 2005 e il 2016 vi sono stati in Italia 24.000 morti a causa del caldo (fonte Dire, Ag. Di Stampa Nazionale); le cause dipendono essenzialmente dall’esposizione alle temperature eccessive associate ad una mancata corretta assunzione di liquidi, entrambe causa di una eccessiva traspirazione che, considerata la non adeguata alimentazione tipica di molti anziani, può creare una miscela letale in persone già defedate da precedenti patologie e dare origine ad un insieme di sintomi che costituiscono una patologia, talora molto grave,  comunemente definita "colpo di calore", una condizione grave e pericolosa per la vita, che si verifica quando il corpo perde la sua fisiologica capacità di mantenere in equilibrio la propria temperature ed accumula calore, senza riuscire a smaltirlo in maniera adeguata.

Il colpo di calore tradizionale ha una insorgenza  graduale e colpisce sia le persone molto giovani che quelle anziane, i cui organismi hanno difficoltà a mantenere la corretta termoregolazione; compare nel volgere di due o tre giorni dall'eccessiva esposizione alle alte temperature. Si verifica tipicamente durante le giornate estive in cui si hanno i  picchi di temperatura più elevati e colpisce tanto  gli anziani quanto bambini in tenera età, ma anche  soggetti sedentari, oppure non autosufficienti. L'ipertensione costituisce un elemento aggravante la patologia, come anche costituiscono un fattore aggravante le patologie cardiache e respiratorie croniche. Altre cause di rapido aggravamento si possono avere in soggetti con insufficienza renale cronica associate a  disturbi dell'equilibrio elettrolitico.

Si può  avere anche una insorgenza acuta del colpo di calore, ed è il caso degli atleti intenti ad eseguire esercizi fisici particolarmente impegnativi, senza che abbiano provveduto ad una adeguata acclimatazione. Anche in questo caso si ha un notevole accumulo di calore che l'organismo non riesce a disperdere. I primi segnali da non sottovalutare nelle giornate particolarmente calde, saranno dapprima la sensazione fastidiosa di caldo eccessivo, associata ad una traspirazione dapprima abbondante, ma che gradualmente si riduce.

Un sintomo fra i più  precoci è la comparsa di un fastidioso mal di testa, che dipende tipicamente dalla disidratazione. Aumentando la disidratazione, l'incremento di temperatura interesserà tutti gli organi, compariranno così turbe dell'equilibro con sensazione di capogiro, nausea e vomito e respirazione difficoltosa che determina uno stato d'ansia nella persona scompensata la quale , ben presto, cade in uno stato confusionale, con agitazione psicomotoria e disorientamento. Queste condizioni debilitano rapidamente il soggetto fino a fargli perdere i sensi.

Le vittime del colpo di calore, in attesa dell'arrivo dei soccorsi, devono ricevere un trattamento immediato per evitare danni permanenti agli organi. Prima di tutto, è necessario raffreddare la temperatura corporea della vittima.  Sarà opportuno quindi portarla  in un'area ombreggiata, rimuoverle gli indumenti, spruzzando acqua fredda  su tutto il corpo e, per renderle meno penosa la respirazione, sventolare davanti al volto un ventaglio o meglio, avvicinandola ad un ventilatore per favorire l'evaporazione del sudore. Sarà necessario infine posizionare impacchi di ghiaccio, qualora ve ne sia la disponibilità,  sotto le ascelle e sull'inguine per abbassare ulteriormente ed in modo ancor più rapido, la temperatura.

Se la persona è in grado di bere liquidi, bisognerà fargli assumere una congrua quantità di acqua fresca, o altre bevande,  che non contengano alcool o caffeina, sostanze queste ultime che possono favorire la disidratazione. A questo punto si dovrà monitorare la temperatura corporea con un termometro e continuare a raffreddare fino a quando non scenderà sotto i 38 gradi centigradi. Il colpo di calore è dunque una patologia subdola e pericolosa, da tenere presente in queste torride giornate estive; una complessa serie di alterazioni  capaci di destabilizzare l'intero organismo,portandolo ad una rapida fine, specie nei casi in cui il soggetto colpito da tale patologia, sia particolarmente defedato e fragile.

 

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Articolo pubblicato il 02/08/2018