Tutti contro la Capotreno

Accusata di razzismo perchè ha avvisato i passeggeri di presenze a rischio

Il fatto che una Capotreno venga accusata di razzismo perchè ha avvisato i passeggeri delle presenza di nomadi a rischio che chiedevano soldi, e non volevano scendere dal treno è una cosa vergognosa che fa arrabbiare molti cittadini. 

 

Se poi la Capotreno ha detto che gli stessi nomadi stavano rompendo i coglioni ha solo detto la verità! Doveva stare zitta, e subire le furberie dei nomadi?  Oppure, invece di coglioni poteva usare altre parole come "palle" o "scatole"? 

 

Invece di dire (e scrivere) che i nomadi sui treni fanno quello che vogliono, si attacca la Capotreno perchè si è permessa di arrabbiarsi , e di dire la verità a tutela dei passeggeri! Perchè non sono le Autorità competenti a tenere lontano  nomadi e balordi dai treni pieni di persone che vanno a lavorare? 

 

E visto che giornali e TV sono tutti d'accordo di "punire" una persona che ha fatto il proprio dovere, io sto con la Capotreno! 

 

E spero che il Ministro Salvini faccia la stessa cosa! Perchè abbiamo le scatole piene di vedere e sentire certe cose!

 

Marino Bertolino

 

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Egregio lettore,

l'accaduto cui Lei fa cenno è notizia in quanto conferma lo scarso rispetto delle regole di chi frequenta luoghi pubblici com'è d'altronde il treno.

 

Rispetto che deve contemplare il divieto di accattonaggio o di disturbo dell'altrui persona con petulanti richieste o presenze inopportune.

 

L'espressione usata dalla Capotreno non è stata, è pur vero, delle più felici ed ha incontrato l'immediata critica distruttiva da parte di chi si erige a baluardo in appoggio alle "fasce deboli e indifese", quelle stesse sostenute da un buonismo di facciata, unica arma per riottenere i consensi persi sul campo.

 

La parola razzismo è ormai divenuta il cavallo di battaglia di chi si ostenta a sostegno del permissivismo inteso come democrazia.

 

Ma purtroppo chi perde, e soprattutto non sa perdere, vive solo in attesa di trovare pretesti per creare confusione ed incertezza sapendo di incontrare terra fertile in chi sostiene qualsiasi forma di impropria liceità. 

 

Certamente alcune espressioni "folkloristiche" vanno evitate, ma va comunque presa in esame, se si vuole fare critica costruttiva, le situazioni in cui si trovano alcune categorie di lavoratori.

 

Ma ciò che mi lascia perplesso è l'accanimento terapeutico contro un Pubblico Ufficiale (Cassazione (sentenza n.38389/2009), contro un lavoratore che si sta semplicemente guadagnando lo stipendio chiedendone addirittura il licenziamento.

 

Aiutiamoli, invece, senza lasciarli soli in balìa di chi cavalca l'illegalità quasi senza ostacoli.

 

Civico20News, come vede, dà spazio ai lettori ed ai fatti che accadono esprimendo sempre un'opinione e mai sentenze gratuite.

 

Queste ultime spettano ad altri e sono certo che chi dovrà prendere determinate decisioni lo farà serenamente potendo contare su chi, finalmente, riconosce nella legalità e nel rispetto delle regole le pietre miliari del Buon Governo. 

 

      

               Civico20News

              Massimo Calleri

       Direttore Responsabile

 

 

 

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Articolo pubblicato il 10/08/2018