Aretha Franklin, l'indiscussa Regina del Soul, è deceduta a causa della grave malattia che l'aveva colpita al pancreas. 

Simbolo della cultura afroamericana, era nata a Memphis il 25 marzo 1942; il male, già disgnosticato nel 2010, non le aveva impedito di esibirsi in pubblico fino alla sua ultima comparsa che risale al novembre scorso a New York in occasione del gala della fondazione di Elton John per la lotta all'Aids. 

L'ultimo concerto porta invece la data del giugno 2017 e ci piace ricordare la sua eccezionale performance espressa in occasione  dell'insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca.

La triste notizia giunge da Gwendolin Quinn, portavoce dell'artista che aveva trasformato la sua musica in una sorta di racconto come nessun'altra cantante è mai riuscita a fare.

Soul, gospel, blues, ma anche pop, rock, jazz, canzone, sono i temi musicali che Aretha ha interpretato in maniera magistrale, con la sua inconfondibile vocalità, con  personalità e stile unici.

E molti cantanti, di ambo i sessi, devono sicuramente qualcosa alla immensa Aretha la cui voce ha sempre tradito la meravigliosa atmosfera artistica, complessa e raffinata, che ha saputo creare.

La ricordiamo così, con affetto e grande rispetto anche per ciò che ha saputo rappresentare in campo sociale in difesa dei diritti civili.

Aretha Franklin si è spenta circondata dall'affetto dei suoi familiari.  

ll Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, al cui insediamento non volle partecipare, ha così ricordato l'indimenticabile artista:

"La regina del Soul, Aretha Franklin, è morta. Era una donna straordinaria, con un magnifico dono di Dio, la sua voce. Ci mancherà!".