Fine ferie

Ma le abbiamo davvero trascorse? o non sono mai esistite? Al rientro, che vacante vitaccia! Viaggiando a ritroso nell'indeterminabile nottambulismo agostano (Brachilogia di Eliah)

Se un certo evento, tipo una banale vacanza, non produce particolari conseguenze causali (tranne vaghi ricordi, foto e video virtuali, nonché un buco sul conto-corrente) nel futuro, cioè nel nostro presente attuale (ad esempio, proprio adesso, nel preciso momento in cui cerchiamo di evocarne la memoria... reinventandola), possiamo sostenere che sia realmente esistito e accaduto, oppure che non si sia affatto verificato? Io propenderei per quest'ultima ipotesi.

(Da Finis Feriae, La vacanziera ontofenomenologia (parmenideale) ripensata e ripensata di Renatino De Scarto)

 

(Fine ferie (Nell'improbabile eventualità che)

in Anaforìa, Le brachilogie di Eliah (o Elahia!))

 

L'immagine è tratta da un fotogramma della sequenza finale del film “Dillinger è morto” (1969) di Marco Ferreri

© M. Vulpiani / Pegaso  -  elaborazione grafica èlater

 

 

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Articolo pubblicato il 31/08/2018