Giochi 2026: Sindaca di Torino e Presidente Regione Piemonte in fibrillazione

Mentre la Sanità arranca su tanti problemi difficili da cambiare o migliorare

Egregio Direttore,

 

non riesco a capire perchè Sindaca di Torino e Presidente della Regione Piemonte si scaldano così tanto sui Giochi 2026, mentre Torino è tutta da rivedere e riorganizzare, e la Regione Piemonte è rimasta ferma al dopo guerra! 

 

Ma non basta!  Stanno per iniziare le scuole e mancano Presidi non precari, mentre la Sanità piemontese arranca su tanti problemi difficili da cambiare o migliorare! 

 

Se nel gruppo mettiamo anche la Città Metropolitana (ex Provincia) senza soldi e risorse umane per fare tanti interventi, ci accorgiamo che non sono i Giochi 2026 il problema su cui bisogna perdere tempo! 

 

Servizi scadenti, manutenzioni non fatte, montagne di rifiuti dei nomadi, e tanti i migranti (vedi ex Moi) che da noi hanno trovato il Paradiso Terrestre, sono solo una parte del triste andazzo!  

 

E il lavoro?  Basta ascoltare le Associazioni Artigiane per capire che il posto fisso è diventato un "lusso" per pochi fortunati.  Mentre il piccolo Commercio di vicinato è quasi sparito per causa della grande distribuzione , e le vendite via internet.

 

Ma non importa perchè ci saranno le bambole robot (sexy doll) a far divertire tanti cittadini , cioè si ride per non piangere!

 

Marino Domenico

 

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Carissimo lettore,

 

se non ci fossero gli attriti di parte politica si rischierebbe di fare l'interesse ...... dei cittadini!

 

Sul dopoguerra di cui Lei parla occorrerebbe specificare quale guerra per non perdersi nel limbo degli scontri di partito, eterni ed insanabili.

 

Per ciò che riguarda la città Metropolitana Le posso dire di non aver mai condiviso la scelta, politica naturalmente, poichè non ha portato alcun beneficio sia economico sia pure occupazionale, anzi, a quest'ultimo proposito, ha danneggiato il tessuto operativo sul territorio.

 

Il triste andazzo pare non avere alcun ritegno e basta girare per le vie della città per rendersene conto; ma anche qui i giochi di potere hanno il sopravvento per cui si cerca quasi di giustificare atti e misfatti.

 

Fortunatamente (!?) non abbiamo ancora, a Torino, pietismi giudiziari che rimettono in libertà un onesto spacciatore che trova in tal modo l'unico mezzo di sostentamento.

 

Sull'occupazione è meglio stendere un velo pietoso senza tuttavia trascurare il nuovo metodo di approccio al lavoro di troppi giovani che hanno perso il senso del sacrificio e della rinuncia.

 

I mercati rionali scompaiono sempre più e la grande distribuzione si materializza in una miriade di centri commerciali che nascono come i funghi, aperti nei giorni festivi e con orari continuati il che non lascia scampo all'antico commercio di vicinato che versa in pericolo di vita.

 

Per non parlare delle vendite via internet, colpo di grazia ai danni di arti e mestieri.

 

Scuola e sanità sono sempre stati al vertice della classifica dei tagli penalizzando oltremodo i cittadini contribuenti a beneficio dei "cittadini" non contribuenti che godono anche di sussidi e pensioni senza aver mai versato un anche minimo contributo.

 

Il bisticcio di parole è voluto anche per soffermarsi su un problema che sta affossando l'economia nazionale.

 

Ridere per non piangere: è un palliativo che spesso si rivela utile anche senza ricorrerre alle sexy doll, ennesima dimostrazione che anche il sesso virtuale allontana, almeno per qualche attimo, dalla dura realtà. 

   

        

        Civico20News

Il Direttore Responsabile

       Massimo Calleri

    

 

 

 

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Articolo pubblicato il 02/09/2018