Web Tax europea: una legge provvisoria entro il 2018?

Intanto si parla anche di tassare la vendita dei dati

Si torna a parlare di Web Tax europea, che nelle dichiarazioni di numerosi rappresentanti dell’Unione sembra un traguardo da tagliare entro il 2018. A margine del lavoro della Commissione per gli Affari economici e monetari del Parlamento europeo, che sta lavorando al testo della proposta, è stata suggerita un’interessante “variazione sul tema”. Secondo Il Corriere delle Comunicazioni in futuro l’imposta potrebbe essere applicata anche ai ricavi sulla vendita dei dati. Senza dubbio, alla luce di quanto i Big Data si stiano configurando come materie prime di questo XXI secolo, si tratta di una felice intuizione: in un’economia che vuole essere il più possibile personalizzata sul consumatore come individuo, possedere più statistiche e dati dei concorrenti permette un vantaggio. Bene dunque dare un valore alle informazioni che l’utente fornisce gratuitamente alle piattaforme digitali.

 

Intanto l’obiettivo è ormai quasi definito: una tassa del 3% sui proventi dai servizi che offrono le aziende digitali con più di 50 milioni di euro. Anche se dalla commissione pare che la percentuale potrebbe aumentare. I progetti di relazione dovranno essere presentati il 9 Ottobre mentre saranno sottoposti al voto il 3 Dicembre.

 

L’Unione europea punta ad adottare entro fine anno una formula “provvisoria” che tasserà i ricavi dei colossi di Internet. Intende inoltre affrontare entro il 2020 l’impatto generato dalla transizione all’economia digitale sul sistema fiscale internazionale.

 

L.V.C.

(Immagine di copertina mutuata da Guida Fisco)

 

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Articolo pubblicato il 03/09/2018