Negozi, addio aperture la domenica. Alla Camera la proposta della Lega.

Abrogato il decreto Monti che liberalizzava le aperture, via libera a sole quattro aperture domenicali nel mese di dicembre.

L’idea della maggioranza di governo di limitare le aperture domenicali dei negozi approda in Parlamento. In commissione attività produttive è infatti stata incardinata la proposta di legge, con prima firmataria la leghista Barbara Saltamartini, che disciplina gli orari degli esercizi e limita le aperture nei giorni festivi alle sole domeniche del mese di dicembre, oltre ad altre quattro domeniche o festività durante l’anno.

Il disegno di legge reintroduce la chiusura domenicale obbligatoria e affida a comuni e regioni il compito di determinare il nuovo quadro delle regole, fissando un massimo di circa otto aperture straordinarie. “Le regioni, d’intesa con gli enti locali – si legge nel ddl – adottano un piano per la regolazione degli orari di apertura e di chiusura degli esercizi commerciali di cui al comma 1 che prevede l’obbligo della chiusura domenicale e festiva dell’esercizio”. “Nel piano adottato ai sensi del comma 4 – si aggiunge – sono individuati i giorni e le zone del territorio nei quali gli esercenti possono derogare all’obbligo di chiusura domenicale e festiva. Tali giorni comprendono le domeniche del mese di dicembre, nonché ulteriori quattro domeniche o festività nel corso degli altri mesi dell’anno.

Viene di fatto abrogato l’articolo 31 del cosiddetto Salva Italia del governo Monti che liberalizzava le aperture a discrezione dei negozianti. “Con il relatore, Andrea Dara, predisporremo un fitto calendario di audizioni – spiega Giorgia Andreuzza, capogruppo della Lega in Commissione Attività Produttive della Camera -. Ciò per consentire il più ampio dialogo possibile e, di conseguenza, dare al provvedimento tutta la flessibilità necessaria in vista di deroghe, come per esempio nel caso delle città d’arte e turistiche”.

Arrivano ovviamente le prime reazioni. Non filtra entusiasmo dal presidente del Comitato Nazionale italiano della Camera di Commercio Internazionale, Ettore Pietrabissa, secondo il quale le nuove norme andrebbero “in controtendenza con il momento che viviamo, in cui i consumi, le aziende e imprese che investono devono essere più sostenute e agevolate. Il provvedimento che lasciava ai commercianti la decisione se aprire o chiudere la domenica era stato preso all’epoca di Monti per consentire un ulteriore sviluppo dei consumi. Il nostro paese ne ha bisogno per far progredire ricchezza, Pil, sviluppo economico”.

Positiva invece la reazione di Confesercenti: “Apprendiamo con soddisfazione la presentazione in Commissione Attività Produttive della proposta di legge della Lega, a prima firma dell’onorevole Barbara Saltamartini, che disciplina gli orari di apertura degli esercizi commerciali. Era tempo di dare un segnale a migliaia di italiani, imprenditori e lavoratori, che aspettano un intervento correttivo sulla deregulation totale oggi in vigore”, così l’associazione in una nota.

quifinanza.it

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Articolo pubblicato il 07/09/2018