Torino - Ospedale Maria Vittoria: nasce l'Associazione "Le Coccole di Mamma Irene"

Liliana Carbone per Civico20News

Il calore della mano di una mamma che accarezza il viso del suo bambino appena nato è una coccola che può significare molto. Addirittura le coccole riducono lo stress e favoriscono il riposo del piccolo migliorando lo sviluppo neuro-comportamentale. Nella terapia intensiva neonatale dell’ospedale Maria Vittoria di questi momenti di tenerezza e di vicinanza per i piccoli pazienti ricoverati ce ne saranno molti e ancora di più, grazie all’associazione “Le Coccole di Mamma Irene”, un cuore di associazione nata dal nome della giovane, Irene Settanta, 31 anni, stroncata lo scorso anno da un aneurisma cerebrale mentre metteva al mondo la figlia Emma Maria.

 

A pensare alla sua Irene, che oggi non c’è più, è Oscar Palladino, suo marito, che ha creato insieme alla sorella della donna, familiari, amici e il personale sanitario questa speciale associazione, tra le prime del genere in Italia e in Piemonte, e speciale perché vuole prendersi cura di neonati e bambini ospedalizzati.

 

Da novembre, dopo un corso di formazione curato dal personale medico e infermieristico del Maria Vittoria che si terrà al Centro Ciocatto dal 9 ottobre e per un mese, i volontari, accuratamente formati si prenderanno cura dei piccoli ospiti del reparto su indicazione medica, con coccole, vicinanza, momenti di musica e lettura di favole. Saranno veri e propri “donatori di coccole”.

 

Irene ed Emma Maria, una storia di amore e di solidarietà

 

Emma Maria è stata salvata alla 32esima settimana di gestazione da una maratona in sala operatoria di ginecologi, anestesisti-rianimatori e neonatologi. E’ stata protetta prima dal corpo di Irene e poi dall’incubatrice della terapia intensiva neonatale. Per la piccola l’ultimo contatto con la sua mamma è stato un tenero bacio, l’ultimo, unica “carezza” sulle piccole gote arrossate per lo sforzo di venire al mondo, immortalata da uno scatto privatissimo del papà Oscar. Irene oggi non c’è più ma è riuscita a donare la vita alla sua bimba e un’altra vita a chi oggi vive grazie ai suoi organi.

 

Nasce l’associazione che si prende cura dei neonati ricoverati in terapia intensiva

 

“Le Coccole di Mamma Irene” è stata fondata nel giorno del compleanno di Emma Maria, il 12 giugno. La sua mission è di prendersi cura dei neonati e bambini ospedalizzati nati a Torino, a partire proprio dalla terapia intensiva neonatale del Maria Vittoria.

 

"Nella sofferenza per la perdita di Irene abbiamo provato tutti insieme a trasformare il nostro dolore in energia" spiega oggi Oscar che aggiunge:

 

"L’associazione vuole essere un aiuto concreto per neonati e bambini ricoverati i cui genitori e familiari non possano, per varie ragioni, essere presenti con continuità".

 

Perché la “care” neonatale fa bene al neonato, specialmente se è ricoverato in terapia intensiva, lo spiega il suo direttore Patrizia Savant Levet: 

 

"Sono numerose le evidenze scientifiche di come uno specifico accudimento del neonato, la cosiddetta “care” neonatale, abbia effetti benefici sullo sviluppo neuro-comportamentale del neonato stesso, specie se ricoverato in terapia intensiva. E’ un insieme di cure e attenzioni individualizzate rivolte al neonato  prematuro e non, riducono lo stress attenuando le stimolazioni visive e uditive, minimizzando le stimolazioni dolorose e favorendone il riposo".

 

I volontari, accuratamente selezionati, avranno inoltre un ruolo importante nel sostegno dei genitori dei piccoli ricoverati e nell’intrattenimento di fratellini e sorelline.

L’associazione di Irene, però, guarda oltre, come fa una mamma per amore del suo piccolo: accoglierà anche un gruppo di auto-aiuto per genitori di prematuri coinvolgendo altri genitori che hanno vissuto questa esperienza.

 

Per i neonati più critici, nell’ambito della costante collaborazione tra terapia intensiva neonatale, neuropsichiatria infantile e fisiatria, si sta attuando il progetto di presa in carico del neonato e della famiglia già durante il ricovero da parte di fisioterapiste dedicate, per creare una continuità tra ospedale e territorio, che faciliti la miglior risposta ai bisogni riabilitativi e abilitativi dei neonati. Anche in questo caso al Maria Vittoria si terrà un corso di formazione specifico, a fine novembre.?

 

Liliana Carbone

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 09/09/2018