Torino - Ospedale Regina Margherita: “Prendiamo a calci la malattia e vinciamo la coppa”
Foto di repertorio (casaugi.it)

Liliana Carbone per Civico20News

Nasce il progetto “Prendiamo a calci la malattia e vinciamo la coppa”, la prima squadra di calcio, che si chiamerà 100% (intesi i guariti), frutto della collaborazione tra il Torino Football Club, l'oncoematologia pediatrica dell’ospedale infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino e l'Ugi-Unione Genitori Italiani. 

Il progetto nasce dall’esigenza di offrire uno spazio di aggregazione sociale e un’occasione di ripresa dell’attività sportiva a ragazzi e adolescenti che hanno affrontato un difficile percorso di cura con l’obiettivo di favorire il ritorno alla quotidianità.

E’ previsto il coinvolgimento di pazienti in cura presso l’oncoematologia pediatrica del Regina Margherita, con un’età compresa tra 12 e 20 anni in fase di terapia non intensiva oppure fuori terapia per un numero complessivo di 30 ragazzi.  

Sono previsti allenamenti due volte al mese a partire da fine settembre presso il centro Poligru “L’Oasi dello Sport”, in corso Allamano 125, dalle ore 16,30 alle ore 17,30 con allenatori e lo staff del Torino Fc, con la presenza di un medico del reparto edun rappresentante dell’Ugi. 

Sul piano fisico e sociale il progetto consentirà di insegnare e di trasmettere ai giovani nuove competenze da sfruttare al di fuori dell’ospedale che permettono di aprire una vera e propria finestra sul futuro. 

 

I numeri dei tumori del sangue tra i bambini 

 

Attualmente sono circa 1.380 e 780 rispettivamente i bambini e gli adolescenti che ogni anno in Italia si ammalano di tumore maligno, pari a 164 casi per milione di bambini e 269 casi per milione di adolescenti, senza differenze sostanziali per area geografica. 

Le patologie più frequenti nei bambini (0-14 anni) sono le leucemie, seguite da tumori cerebrali, linfomi, neuroblastomi, sarcomi, tumori ossei e renali; negli adolescenti (15-19 anni) i linfomi di Hodgkin, seguiti da carcinomi della tiroide, leucemie, tumori a cellule germinali, linfomi non-Hodgkin, melanomi, tumori cerebrali, sarcomi delle parti molli, tumori ossei, tumori renali e tumori epatici. Grazie alla ricerca biologica e clinica e all’uso di protocolli cooperativi nazionali e internazionali sempre più efficaci, la probabilità di guarigione in oncoematologia pediatrica, che negli anni ’70 era inferiore al 40%, supera attualmente l’80%. 

Il numero dei guariti è in continuo aumento. Nel 2000 le stime dicevano che un giovane adulto su 900 di età compresa tra i 16 ed i 34 anni era un sopravvissuto da tumore. Oggi si parla di un guarito ogni 450 giovani adulti. Si stima che attualmente in Italia ci siano più di 40.000 guariti.

La malattia tumorale in età pediatrica compare in un momento incredibilmente delicato del processo di crescita e i bambini e i ragazzi si trovano ad affrontare la diagnosi e la cura del tumore mentre contemporaneamente sono chiamati a non perdere l'appuntamento con il raggiungimento di tappe fondamentali del loro sviluppo, personale e relazionale.

In particolare gli adolescenti sono pazienti speciali, con bisogni complessi e peculiari: è necessario aiutarli affinché autonomia, relazione, progettazione del proprio futuro non siano completamente sospesi a causa dell'irruzione della malattia nella quotidianità. 

Curare gli adolescenti vuol dire riconoscere questa complessità e riconoscere la necessità di realizzare una presa in carico globale del paziente - e della sua famiglia - con un'équipe multi-specialistica dedicata, in grado di offrire servizi, attività e spazi a loro dedicati. Per questa ragione nasce il progetto “Prendiamo a calci la malattia e vinciamo la coppa”.

Liliana Carbone

 

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Articolo pubblicato il 14/09/2018