Volenti o nolenti dobbiamo cambiare.

l’essere umano che non si adegua ai cambiamenti ambientali è destinato a scomparire.

I cambiamenti climatici in atto nel nostro pianeta sono spesso oggetto di discussione sia a livello politico internazionale che di opinione pubblica. C’è una certa comune preoccupazione circa le conseguenze che si possono verificare nell’ambiente e nell’essere umano.

 

Ci si chiede cosa sia possibile fare per impedirne l’ulteriore sviluppo o, addirittura, cambiarne il corso.

 

Ma siamo proprio sicuri che sia giusto procedere in tal modo?

Si può impedire al sole di splendere?

Si può impedire all’acqua di scorrere verso il mare?

E al vento di soffiare dove vuole?

 

Siamo davvero convinti che l’opera dell’essere umano influisca in modo così determinante sul cambiamento dell’ambiente in cui vive?

 

E chi è stato a far sparire i dinosauri se ancora non c’erano le attività umane?

 

Per comprendere bene il tema che tratteremo può essere interessante fare mente locale su alcune informazioni:

 

  • se tutta la popolazione mondiale fosse raggruppata, occuperebbe uno spazio grande come il comune di Roma, cioè l’equivalente di una cacca di mosca di 1 millimetro quadrato su un mappamondo di 355 millimetri di diametro, e un volume di circa 1 millimetro cubo di una sfera di 396.225 millimetri cubi.

 

  • La massa della terra è di 5,9 miliardi di miliardi di tonnellate, quella degli umani è circa 0,28 miliardi di tonnellate, cioè la massa della terra è 510 miliardi di volte quella degli umani.

 

  • Gli umani costituiscono lo 0.01% degli esseri viventi sulla terra; l’82% sono piante, il 13% batteri e il 5%animali (di cui solo una piccolissima parte selvatici, cioè non allevati dall’uomo)

 

  • Tutta l’energia usata ed emessa in un anno da tutte le attività dell’essere umano equivale a circa 1/10 di quella che arriva direttamente dal sole sulla terra nello stesso tempo

 

  • Tutti gli inquinanti emessi nell’ambiente da tali attività equivalgono a circa 1/7 di quella direttamente prodotti dai processi biologici terrestri.

 

Con questo non si intende dire che tali fattori non siano influenti, ma è necessario valutarli correttamente.

 

Infatti in questi dati qualcosa non torna; ci sono molti altri fattori che non vengono presi in considerazione, per esempio quanto grande sia la capacità inquinante dei pensieri ed emozioni umane, oppure quanto influisca la quantità e qualità delle informazioni circolanti sulla modificazione fisico-chimica planetaria.

 

Sappiamo che il sole è fonte di vita, ma com’ è che questo avviene?

 

Sono la luce e il calore provenienti dal sole a permettere i processi metabolici vitali di tutto ciò che vive sul nostro pianeta.

 

Tuttavia questo non è tutto; è solo una piccola parte dell’azione svolta dal sole per permettere la vita sulla terra. Sappiamo che dal sole provengono anche raggi infrarossi ed ultravioletti insieme ad una vasta gamma di altri raggi cosmici.

 

Essi non contengono solo quanto gli scienziati possono osservare, ma anche altro! Contengono informazioni essenziali per l’implementazione del programma di mantenimento, sviluppo e cambiamento di tutto ciò che vive coerentemente con il Piano Originale sulle cui linee guida si espandono gli universi.

 

Queste informazioni essenziali non si fermano mai e non possono essere modificate da alcunché. Esse istruiscono quasi totalmente la trama di tutto quello esiste e ne determinano in gran parte tempi e modi di trasformazione.

 

È proprio sulla base di questi continui impulsi alla trasformazione che non si possono impedire i cambiamenti di tutto ciò che vive, ambiente ed esseri umani compresi.

 

Quale è la situazione attuale del rapporto essere umano/universo che è già in fase di cambiamento?

 

Eccola:

 

  • 1 – alcuni raggi cosmici non possono penetrare la protezione magnetica del pianeta (fasce di Van Allen) e vengono riflessi nello spazio esterno,

 

  • 2 – mentre altri vengono assorbiti, filtrati, e, dopo aver attraversato gli strati terrestri ed essere stati depotenziati, possono essere assimilati dagli “esseri umani” senza troppi danni, apportando informazioni ed energia per realizzare ciò che le informazioni contengono ...

 

  • 3 - … al fine di sviluppare nuove esperienze. L’essere umano proietta il risultato di tali elaborazioni sia dentro che fuori di sè stesso. Tuttavia tali proiezioni non possono superare la barriera protettiva del pianeta e vengono riflesse, tornando come un “boomerang” a chi le ha generate, rafforzando in lui “le proprie convinzioni” non in linea con il Piano Originale

 

(le fasce di Van Allen sono costituite da particelle cariche vincolate dal campo magnetico terrestre che le obbliga a disporsi in due zone intorno alla Terra a circa 3.000 e 15.000 km da essa)

 

Qual è la situazione in divenire del rapporto essere umano/universo?

 

Non è un adeguamento automatico, un semplice adattamento evolutivo.

 

Richiede una certa preparazione dell’intero sistema essere umano per portarlo fino ad un punto di massa critica, dal quale potrà essere reintegrato nuovamente, con tutte le sue esperienze, nel tutto cosmico secondo le modalità previste dal Piano Originale.

 

A queste sollecitazioni, l’essere umano potrà rispondere in due modi:

 

  • P – positivamente, attivamente, e quindi, essendo stato reso adatto a ricevere direttamente i raggi cosmici di luce, rinviarli dopo averli elaborati, partecipando allo sviluppo del Piano Originale, oppure ……

 

  • N – negativamente, passivamente, e non essendo stato preparato a ricevere direttamente tali raggi, subire l’annientamento, restituendo l’energia vitale che gli era stata messa a disposizione per fare il suo lavoro.

 

Non è la prima volta che questo processo accade; alcuni cicli cosmici lo hanno preceduto per permettere la manifestazione delle attuali forme viventi.

Cicli in cui sono sparite delle forme e apparse delle altre.

 

Lo stesso feto umano ne contiene traccia ripercorrendone la storia durante i mesi di gestazione, passando attraverso le sue diverse fasi di trasformazione tra cui quella in cui possiede archi branchiali come i pesci, a ricordo del periodo in cui respirava con le branchie in una atmosfera terrestre satura di vapore acqueo (ma queste informazioni non sono ancora ritenute scientifiche).

 

Per tutto quello che succede non sono sufficienti le spiegazioni che possiamo darci a qualsiasi titolo; avviene nonostante noi e quello che crediamo in proposito.

 

Possiamo continuare a cercare spiegazioni, oppure molto più semplicemente accettare “il cambiamento che ci viene così amorevolmente suggerito”

 

Senza ostinarci a resistere, senza scatenare continuamente guerre perse in partenza.

 

Volenti o nolenti!

 

Schema e testo

Pietro Cartella

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Articolo pubblicato il 31/10/2018