Montepulciano (SI) - Una mostra curiosa per raccontare l’arte del paesaggio e dell’estetica del Gran Tour della metà del XX secolo

La rassegna negli ambienti del Museo Civico - Pinacoteca Crociani

Negli ambienti del Museo Civico - Pinacoteca Crociani  di Montepulciano viene proposto fino al 7 ottobre la mostra curata da Roberto Longi (Direttore dello stesso Museo e Pinacoteca):”MONEPULCIANO E LA CITTA’ ETERNA”, la collaborazione avviene con lo stesso museo, e con  i due collezionisti romani il professor Renato Mammucari e il Dottor Fabrizio Nevola. L’evento è promosso dal Comune di Montepulciano, Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte, Proloco Montepulciano, Fondazione Musei Senesi, Regione Toscana e Provincia di Siena. La mostra è commentata da un pregevole volume edito dalla Casa Editrice Effigi (pp. 155 illustrazioni a colori €25.00) recante, oltre alle prefazioni istituzionali importanti saggi di studiosi del tema.

Scrive nel saluto istituzionale del catalogo il sindaco della città di Montepulciano Andrea Rossi:” l’evento espositivo che abbiamo accolto con entusiasmo- in quanto- siamo profondamente convinti  che tutto ciò che dalla cultura deriva finisce con l’avere una grande e positiva ricaduta sull’intero tessuto sociale, quindi anche economico ….”.

Il periodo  indagato e sviluppato nella mostra avviene attraverso  oltre cento oli, disegni, acquerelli, incisioni dell’epoca, che va dalla metà dell’Ottocento, sino al  trasbordare nel secolo successivo,  mettendo a confronto l’immagine della città  di Montepulciano e quella di Roma, meta privilegiata  dei viaggiatori europei di quel periodo.

 I grandi protagonisti del Gran Tour sono stati personaggi illustri  come Charles Dickens, Johann Wolfgang von Ghothe i quali hanno stilato edizioni di guide delle città d’Italia e di Roma con piante e annotazioni varie.L’ esposizione contempla dipinti di Carlo Labruzzi, Michelangelo Pacetti, Giulio Aristide Sartorio, Luigi Petrassi, Ranieri Rossi, e una serie di opere di Ettore Roiesler Franz “il principe degli acquerellisti romani”, ovviamente incontriamo nel visitare la  rassegna  anche  vedute realizzate con i pennelli dagli artisti stranieri  che il Gran Tour ha significato un vero cambiamento di paradigma , iniziando dal pittore spagnolo Juan Gimenez Martin, dell’inglese Samuel Proust, del bavarese Karl Lindemann-Frommel o dello svizzero Salomon Corrodi (altro grande acquarellista che eseguì numerose vedute per lo zar Nicola I e la Regina Vittoria.

Accanto ai dipinti la rassegna presenta anche una selezione di altri materiali che, portati dal servitore, accompagnava il “Turista” nel suo lungo percorso. Pertanto troviamo testimonianze di un epoca e di uno stile  di vita: dallo scrittoio da viaggio, ai calamai portatili, alle farmacie da viaggio, indispensabili in tempi di malaria, agli utensili  per organizzare, strada facendo,un frugale spuntino. Il nobile viaggiatore doveva essere perfetto in ogni occasione, ed ecco allora lo stira cravatte, il portagioielli il porta fragranze, ma anche il pesa sterline, le scacchiere da viaggio da estrarre dai bagagli per rendere meno monotone le sere nelle locande. Non potevano mancare i bastoni da viaggio che all’occorrenza potevano trasformarsi in una efficace arma di difesa, o fare da sostegno dopo la consumazione di una certa quantità di liquore. Poi bussole e compassi.

Nell’ultima sezione, non meno affascinante, gli strumenti da lavoro dell’artista in viaggio: dalle scatole  per colori ad olio  a quelle dell’acquarello, dalle tavolozze ai materiali per le tecniche grafiche, dagli album da disegno alle cartelle porta lavori.

La mostra ci fa  rivivere, scrive nell’introduzione il professor Claudio Strinati:” sia il  livello della grande arte, sia il livello del divertimento della quotidianità, gremita di oggetti interessanti, fatte di sollecitazioni  attraenti, di reminiscenze familiari, che  diffondono -   continua Strinati - quel beneficio spirituale e quella volontà di vivere appieno l’esperienza  del sapere   e che sarebbe bene non tralasciare a favore di una certa superficialità e fretta che talvolta ci affliggono ma non sono particolarmente giovevoli alla nostra vita”. Una mostra da visitare meditare   per potersi riprendere il buon gusto del “saper vivere” di un tempo passato.

INFO: www.museocivicomontepulciano  0578. 717300.

Foto 1  Dipinto di Michelangelo Pacetti “Veduta della Chiesa Santa Agnese di Montepulciano”, tecnica ad olio du tela eseguito nel 1857 e proveniente dalla collezione famiglia Contucci

Foto 2 Dipinto  di Italiano Zecchi “La Fortezza di Montepulciano” eseguito nel 1881 e conservato nel Museo Civico di Montepulciano

Foto 3 Dipinto di Ranieri Rossi “Veduta dall’Interno di Porta al Prato in Montepulciano ”eseguito nella metà del XIX secolo olio su tela  proveniente dal Museo Civico di Montepulciano

Foto 4 Dipinto di Alberto Papafava”Veduta di Montepulciano da Nord Ovest”eseguito nel 1914 Acquerello su carta, proveniente dalla collezione famiglia Bracci  Testasecca

Foto 5 Dipinto di Piero Calamandrei “Le Balze di San Lazzaro” eseguito tra il 1935-1940 olio su tela proveniente dalla collezione della famiglia Calamandrei  di Montepulciano

Foto 6 H. Parsons Riviere “Il Colosseo di Notte” Olio  eseguito nel 1870

Foto 7  E. Stache del 1870  “Castel Sant’Angelo Olio eseguito nel 1870

Foto 8 Dipinto di Luigi Petrassi “L’ansa del fiume Aniene” Olio  eseguito nel 1900. Il fiume Aniene nasce dal monte Tarino tra i Simbruini , e scorre  quasi per cento chilometri lungo un andamento tortuoso  e violento, formando le cascate di Trevi e Tivoli.

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Articolo pubblicato il 18/09/2018