Torino - Aggressioni ai controllori GTT

Da parte della politica soluzioni perlomeno discutibili.

Egregio Direttore,

 

a Torino dodici controllori GTT sono stati aggrediti in pochi mesi, e invece di mettere in galera, o sanzionare, gli aggressori, qualcuno propone lo spray al peperoncino come difesa per i controllori!

 

Veramente geniale! 

 

Davanti alle vere aggressioni soluzioni assurde da parte della politica! 

 

Ma non importa, visto che a Torino è iniziata la scuola con tanti insegnanti che mancano!  Forse con i Giochi del 2026 tutto verrà risolto? 

 

Ma a Torino esiste una Giunta con una Maggioranza compatta?  E un' Opposizione che controlla e denuncia sui media certe scelte poco capite dai cittadini? 

 

Mentre nelle periferie i ladri scappano sui furgoni dei poveri e sfortunati Rom? 

 

Ma che razza di città è questa!

 

Mariberto

 

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Carissimo lettore,

 

il triste fenomeno dell'aggressione ai controllori è praticamente sempre esistito fin da quando la gestione GTT ha deciso di abolire il "Controllore" lasciando il manovratore alla balia dei viaggiatori "portoghesi" di diverse provenienze.

 

Una piaga che ha messo in serio pericolo la solidità economica di chi deve provvedere al trasporto pubblico senza ottenere in toto il compenso per il servizio erogato.

 

Ma anche questa fu una scelta politica scaturita da un abbattimento dei costi sempre a carico dei lavoratori di fatto dimezzati a bordo di ogni vettura tramviaria o autobus che dir si voglia.

 

I passaggi successivi portarono alla messa in opera dei "vidimatori di bordo", strumenti che funzionano se l'utente ha il biglietto.

 

Ed allora si ricorse ai controllori: due se non tre per verificare la regolarità dei viaggiatori con un esborso di denaro sproporzionato al ritorno.

 

Ma soprattutto per garantire l'incolumità dell'operatore soggetto più volte alle reazioni di energumeni che non sanno neppure cosa sia il rispetto delle regole.

 

Per cui tutte le altre circostanze che Lei segnala trovano, in un certo senso, giustificazione dovuta ad una mancanza di ferrea volontà da parte di chi amministra il bene pubblico.

 

Sperare sempre negli eventi, sportivi o meno, per ottenere ciò che fa parte della quotidiana normalità mi pare riduttivo per il cittadino mentre diventa, per ch governa, un alibi che dura per l'arco della manifestazione e si esaurisce alla chiusura del sipario.

 

Per cui non resta, caro concittadino, che adoperarsi, ognuno nelle sue competenze, per limitare i danni visto che le ultime Amministrazioni cittadine ci hanno regalato un degrado in continua lievitazione, specie nelle periferie.

 

          

              Civico20News    

     Il Direttore Responsabile                                   

             Massimo Calleri     

 

 

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Articolo pubblicato il 18/09/2018