Piemonte in controtendenza: aumenta l'export verso la Russia

Crescono i flussi commerciali dal Po al Don

Piemonte al 4° posto nella classifica delle regioni italiane con maggiori scambi commerciali con la Russia: segue Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
 

Secondo i dati Istat l’export piemontese in direzione Est si avvicina a 309,6 milioni di euro nel primo semestre 2018 (+ 6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso) e con un saldo della bilancia commerciale in positivo che nel semestre si attesta sui 285,9 milioni di euro. In assoluto, gli scambi con la Russia equivalgono all’1% dell’export regionale, “ma che può e deve trovare la forza di decollare, a partire da rapporti privilegiati come quello tra la città di Torino e San Pietroburgo, ma anche da settori forti - come l’auto e la farmaceutica, al centro del dibattito odierno - che oggi non riescono ad esprimere il grande potenziale della cooperazione economico-industriale con la Russia” osserva Antonio Fallico, Presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia. Numeri in controtendenza rispetto a quello nazionale, che ha registrato una contrazione tra Gennaio e Giugno.

 

I dati sull’andamento dei rapporti commerciali tra la Regione Piemonte e la Federazione Russa – continua Fallico – dimostrano che nonostante il perdurare del regime sanzionatorio e le dinamiche commerciali nazionali, le imprese piemontesi credono nell’importanza di sviluppare e sostenere il business con Mosca”. Infatti crescono le vendite a Mosca nel manifatturiero (+7%, 309 milioni di euro), sostenute da macchinari e apparecchi (+35% a/a, 77,2 milioni di euro) e dai prodotti alimentari (+3%, 59 milioni di euro). Si contrae, invece, dell’8% (a/a) il segmento dei mezzi di trasporto. Diminuiscono anche le vendite da Torino a Mosca, che chiude i primi sei mesi dell’anno sfiorando i 101 milioni di euro, a -14,9% sui valori dello stesso periodo 2017.

 

L.V.C.

 

(Immagine in copertina tratta da www.piemonterussia.org)

 

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Articolo pubblicato il 19/09/2018