Quanto e come è mutato nel corso del tempo il rapporto fra Medico e Paziente? Che cosa significa oggi, nell’epoca della comunicazione immediata e frenetica, stabilire un confronto durevole ed efficace in ambito sanitario? Quanto è esaustiva la Medicina “nello spiegare se stessa” a chi accede alle cure? Sussiste, nella prassi clinica, un lineare e soddisfacente dialogo professionale che, oltre a curare il corpo, sia auspicabilmente passibile di dare adito a un fruttuoso legame di comprensione psicologica?

Questi quesiti rientrano nell’ampio alveo del convegno che avrà luogo a Torino, in data Lunedì 24 Settembre dalle ore 9:00 alle ore 14:00, presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale in Via Verdi 8 (sede dell’Università degli Studi di Torino). L’incontro, inerente l’esperienza piemontese in tema di “Umanizzazione delle cure e empowerment”, consiste in una ricerca autofinanziata, il cui obiettivo è quello di valutare “il grado di umanizzazione delle strutture di ricovero”.

Inaugurerà i lavori Antonio Saitta, Assessore regionale alla Sanità, cui seguiranno gli interventi di autorevoli protagonisti del panorama sanitario piemontese e nazionale. In questo senso, dati e statistiche riferite al Piemonte verranno comparate con quelle di altre realtà territoriali.

L’evento, giustappunto patrocinato dalla Regione Piemonte, sarà arricchito dall’importante partecipazione civica di CittadinanzAttiva Piemonte, oltre che dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS).

Il fine dell’incontro è quello di sensibilizzare la popolazione tutta, occhieggiando in modo particolare al settore medico, affinché sia ben chiara la necessaria complementarietà fra il curare e il saper prendersi cura.

In altri termini, come solevano dire i Latini, “mens sana in corpore sano”. E viceversa…