Pensioni assistenziali e contributi figurativi
Riceviamo dalla nostra cara lettrice ligure e pubblichiamo, come di consueto, perchè il tema affrontato è sempre di attualità e nell'interesse di tutti.
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Buongiorno Direttore Massimo Calleri,
trasmetto lettera aperta per i Ministri Di Maio e Bonafede. Grata se vorrà pubblicarla nel giornale da Lei diretto.
Giuliana Tofani Rossi
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Al Ministro del Lavoro Luigi Di Maio
Al Ministro della Giustizia Alfonso Buonafede,
mi chiamo Giuliana Tofani Rossi, sono pensionata, vivo a Sanremo. Siccome sono titolare di una pensione di reversibilità, ogni anno devo restituire all'INPS somme percepite il più del dovuto. Preciso che la mia pensione di reversibilità varia dalle 340 alle 400 euro mensili, che la prima richiesta di restituzione è stata di quasi 6.300 euro, ma conosco persone a cui sono state richieste somme superiori a 20.000.000 euro.
Nella norma dovrebbe essere il pensionato che ricevere gli arretrati dall'INPS e non il contrario!!! Malgrado le alte aliquote contributive pagate dai datori di lavoro e dai lavoratori in proprio, il bilancio dell'INPS è sempre in rosso. Come mai?
1) L'INPS è un Istituto di Diritto Pubblico di Previdenza. La legge impone l'obbligo del pagamento di contributi previdenziali che devono tassativamente essere usati soltanto per pagare le pensioni di lavoro.
FUORI LE PENSIONI ASSISTENZIALI DALL'INPS
2) La legge prevede che, in alcuni casi di interruzione di lavoro, venga garantita la copertura contributiva. Invece, senza una legge, vengono accreditati dall'INPS contributi figurativi per cariche sindacali e politiche.
DENTRO CHI HA ACCREDITATO CONTRIBUTI FIGURATIVI NON PREVISTI DA LEGGE
3) Prima di toccare le pensioni a chi ha versato contributi previdenziali, è obbligatorio tagliare quelle della legge 252/1974, elargite senza contributi dei datori di lavoro.
TAGLIARE LA PENSIONE MOSCA DI GIORGIO NAPOLITANO E COMPAGNI
4) Le pensioni di reversibilità sono garantite dal pagamento di contributi IVS (Invalidità, Vecchiaia, Superstiti). La legge DINI del 1995, che stabilisce di tagliare le pensioni dei superstiti sulla base del reddito del percettore, viola l'art. 3 della Costituzione
ABROGARE LA TABELLA F: UNA PENSIONE LAVORATIVA DEVE ESSERE CERTA
5) Le pensioni, dette anche vitalizi, sono demandate a Istituti Nazionali di Previdenza. La Camera non è autorizzata al pagamento dei vitalizi. I parlamentari, quando cessano l'attività lavorativa hanno diritto alla pensione calcolata nei modi e nella misura stabilita dall'Istituto previdenziale a cui sono stati versati i contributi, esattamente come tutti gli altri cittadini lavoratori.
IL PROVVEDIMENTO DELLA CAMERA CHE TAGLI I VITALIZI DEGLI EX DEPUTATI E' NULLO, COME SONO NULLI TUTTI I PROVVEDIMENTI RELATIVI AI VITALIZI
Giuliana Tofani Rossi
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Articolo pubblicato il 30/09/2018