Torino - Settembre, il mese della sindrome dell’ovaio policistico

La Mole Antonelliana si tinge di verde acqua

Per sensibilizzare e informare la popolazione sulla sindrome dell’ovaio policistico (Pcos), domenica, dalle 19.45, la Mole Antonelliana verrà illuminata di verde acqua, il colore simbolo del Pcos Awareness Month. Altri 21 monumenti in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Australia, si tingeranno dello stesso colore.

 

Prima dell’accensione, intorno alle 18.30, ci sarà un Flash Mob che vedrà protagoniste donne di tutte le età: le note saranno quelle di Think, della scomparsa regina del soul Aretha Franklin, e su queste le partecipanti balleranno una coreografia che ha lo scopo di portare l’attenzione sui temi della manifestazione. L’appuntamento per chi desidera partecipare è alle ore 18. Sul luogo saranno presenti anche i promotori dell’evento che potranno dare informazioni sulla Pcos e sulle iniziative legate al mese di sensibilizzazione.

 

Torino è capofila, in Italia, sul tema della diagnosi e della cura della sindrome dell’ovaio policistico grazie alla presenza del progetto Lotus Flower Pcos (https://www.lotusflowerpcos.com), che fa parte del network internazionale Pcos Challenge e che ha promosso l’evento del 30 settembre.

 

Che nasce con lo scopo di spiegare al grande pubblico che cos’è la Pcos, ma anche di informare e sensibilizzare le istituzioni e i professionisti che si occupano di salute per aiutare le donne ad ottenere una diagnosi tempestiva e a ricevere cure efficaci.

 

La sindrome dell’ovaio policistico

 

La sindrome dell’ovaio policistico è una sindrome genetica, ormonale, metabolica e riproduttiva che colpisce circa 1 donna su 10 nel mondo. È considerata una delle più frequenti cause di infertilità femminile. Le manifestazioni con cui la Pcos si presenta sono varie: dalle irregolarità mestruali all’irsutismo, acne, caduta dei capelli, tendenza ad aumentare di peso, a cui si aggiungono ansia e depressione.

 

Le evidenze cliniche indicano che le pazienti affette da Pcos sono più a rischio di obesità, insulino-resistenza, diabete gestazionale e parto pretermine o alto rischio di aborti spontanei, insieme al rischio di sviluppare precocemente diabete di tipo 2 e carcinoma endometriale. La sindrome ha quindi un forte impatto sulla qualità della vita delle donne che ne sono affette, coinvolgendo non solo la sfera della salute riproduttiva, ma anche quella affettiva, psicologica ed emotiva.

 

Non è stata ancora trovata una cura risolutiva e completamente efficace della Pcos, ma studi recenti hanno confermato che un approccio multidsciplinare è fondamentale per gestire tutti gli aspetti della Pcos. Ma prima ancora di pensare a una cura, il primo problema che una donna si trova ad affrontare è quello di una diagnosi tardiva. Secondo uno studio pubblicato nel 2016, una donna impiega quasi 2 anni per arrivare ad una diagnosi appropriata di Pcos consultando in media 3-4 medici diversi, con conseguente smarrimento e sconforto nelle pazienti.

 

Il progetto Lotus Flower Pcos: una community che aiuta le donne

 

Lotus Flower Pcos è il sito web di riferimento per le donne affette da Pcos in Italia. È una piattaforma di contenuti, scritti da un team di donne con diverse professionalità ed esperienza, per guidare le persone affette da Pcos in un percorso di consapevolezza e cura di sé stesse.

 

Il nome stesso del progetto richiama il fiore di loto e quindi la simbologia del femminile: la forma del calice del fiore somiglia al ventre della donna, la culla della vita.

L’obiettivo del progetto è di aiutare anche in Italia le donne che soffrono di questa sindrome, fornendo loro informazioni scientifiche e supporto, con contenuti facili e accessibili a tutti.

 

Questo si traduce in consigli per valorizzare il proprio fisico tramite l’abbigliamento, indicazioni sull’attività fisica, pillole di bellezza per sentirsi meglio anche attraverso il trucco e i giusti cosmetici; e ancora utili ricette per affrontare una dieta mirata, una rubrica sulle emozioni, e le informazioni scientifiche sulla salute. Il tutto veicolato attraverso post, foto e video, distribuiti tramite il portale e attraverso i canali social del progetto.

 

Ad affiancare la dottoressa Stefania Cattaneo, biologa nutrizionista e fondatrice del progetto, un team di donne esperte per ciascun settore: la psicologa Barbara Alessio, la food blogger Ambra Orazi, l’esperta di moda Valentina Frignani, la trainer e insegnante di yoga Lavinia Corapi e la make-up artist Rachele Cipriano.

 

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Articolo pubblicato il 30/09/2018