Camminare insieme: le convergenze ideologiche tra la casta bergogliana e le sinistre italiane ed europee

L’accoglienza e l’utopia della integrazione fanno dei buoni alleati

Una sintonia completa sul tema dell’immigrazione intercorre tra i prelati vaticani della CEI, ed il Partito Democratico, alleato a tutto il resto delle sinistre, radical scic ed amanti  dei rolex  compresi.  C’è, tra la fazione confessionale e quella per così dire compagno-laica, una fraterna comunità di intenti fondata sulla spartizione delle ingenti risorse economiche che l’immigrazione porta con sé.

L’accoglienza e l’utopia della integrazione fanno, delle due fazioni, dei buoni alleati più che dei competitori. La torta economica da dividere (35 euro pro capite), quella che fa della tratta di esseri umani un affare più ricco di quello del commercio della droga, è ancor oggi talmente grande da poter essere suddivisa senza contrasti tra i due apparati.

Da una parte agiscono, con qualche preoccupazione per l’avvenire, dettata dall’arresto dei flussi migratori, le varie caritas, le associazioni confessionali di assistenza senza fini di lucro (sic!), le curie diocesane ed alcune parrocchie. Dall’altra, sono in frenetica azione le coop, tra le quali quelle  derivate dai sindacati ed altre collegate ad organismi malavitosi, e poi i centri sociali, i “cara” e molte altre caotiche ma lucrose strutture di accoglienza.  

Non solo sull’immigrazione.

Anche sulle tematiche economiche i vescovi della CEI camminano insieme ed in pieno accordo con compagni di strada, tra i quali il PD e Forza Italia.

Tutti schierati contro l’attuale governo.

In piena sintonia con le suddette forze di opposizione, il presidente della CEI Gualtieron Bassetti esprime, quasi ogni giorno, giudizi negativi sulle riforme di Matteo Salvini e Luigi Di Maio ed attacca in particolare il reddito di cittadinanza.

La CEI o Confederazione Episcopale Italiana  (che qualcuno ama definire la banda Bassetti) non appare preoccupata per la condizione caotica e per gli intrighi delle finanze del suo stato, il Vaticano.

Si permette di criticare però, la gestione delle finanze del nostro stato. Il suo capo, il Bassetti, afferma, come un qualunque Tajani, che “se quello muore di fame, gli servirà, certo se portano tutte le pensioni a 700 euro…Però bisogna stare anche attenti a non incrementare troppo il debito pubblico, perché poi magari, lì per lì, abbiamo un vantaggio poi chi lo paga questo debito, i nostri figli?”.

Si può sorvolare sul periodare piuttosto confuso, ma fa sorridere, o almeno lo si spera, la commovente chiamata in causa dei figli dei cardinali.

Sono invece ancora in itinere, come si dice fra le sacre mura, le convergenze ideologiche tra l’apparato confessionale e le forze della sinistra sui temi dell’etica, della morale e soprattutto sulle questioni legate al sesso.

C’è da superare il macigno che tormenta con la pedofilia la casta dei prelati, e papa Bergoglio risponde alle accuse chiamando in causa Satana ed affermando che occorre prendere tempo, pregare e meditare.

Soprattutto attendere, perché nelle menti di alcuni prelati, ed in particolare in quelle più aperte al pensiero gesuitico, sembra stia maturando la speranza che un giorno si possa annacquare l’onta della pedofilia, diluendola nel mare magnum della omosessualità.

Fa pensare a questo proposito, la scarsa attenzione bergogliana  per le manifestazioni in favore della famiglia tradizionale, spesso addirittura ignorate.

Mentre si fa più viva la sensazione che nelle alte sfere vaticane si stia affermando un’apertura di credito verso la condizione omosessuale, grazie all’attivo supporto di una autorevole loggia gay che agisce all’interno delle sacre mura.

Una sintonia con il PD e con il mondo LGBT ad esso collegato, potrebbe dare una spinta decisiva alla deriva, che invita a considerare la pedofilia come un corollario od una semplice variante dell’omosessualità delle persone adulte.

Si tratta di una tesi non nuova, sostenuta già anni fa (1996) dallo scrittore Aldo Busi e ripresa oggi dalla regione Emilia Romagna, retta dal sinistro compagno Bonaccini, che ha devoluto ben 105.374 euro di fondi pubblici alla realizzazione di una pellicola sugli scritti di un certo Mario Mieli.

“Noi, scriveva questo opinionista, in un suo libro intitolato Elementi di critica omosessuale, sappiamo vedere nel bambino l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro.”

Quindi a pensar male, è vero, si fa peccato….(con quel che segue).

 

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Articolo pubblicato il 06/10/2018