Reddito di cittadinanza. Nuovo fisco dal 2020. Età minima per uscire dal lavoro, 62 anni.

Sgravi e pensioni – la legge di bilancio 2019 prevede nuove misure economiche.

Nel 2019, verranno regolarizzati i debiti tributari, con patti fiscali per coloro che hanno cartelle esattoriali o un contenzioso con il fisco fino al secondo grado di giudizio e per debiti fiscali fino a 100 mila euro.

 

Al contempo, il governo prevede un giro di vite, con la previsione del carcere per gli evasori.

 

Con il reddito di cittadinanza, previsto per il 2019, ci sarà un assegno per i disoccupati che però, dovranno impegnarsi a ricercare fattivamente un impiego, secondo quanto propone il M5S.

 

Per incentivare gli investimenti, saranno privilegiate quelle imprese piccole che effettuano manutenzione straordinaria, soprattutto sulla viabilità, piuttosto che le grandi opere, da esaminare nel rapporto costi-benefici.

 

Si prevede l’attivazione immediata di 118 miliardi di investimenti pubblici.

Verranno rilanciati anche quelli privati, come quelli per le ristrutturazioni edilizie e del c.d. sisma-bonus.

 

Nei piani dell’esecutivo, in tempi brevi, c’è anche la riduzione del numero dei deputati (da 630 a 400) e senatori (da 315 a 200).

 

Si prevede che il fondo sanitario 2019, sarà di un miliardo in più (a 115 miliardi), e si prevedono anche stanziamenti più ampi per la ricerca e l’istruzione.

 

               Stop alla legge Fornero

Nel 2019, si interverrà sull’età pensionabile, introducendo la quota 100, ma con dei “paletti”, come l’età e gli anni, per la contribuzione minima, che dovrebbero essere 41 e mezzo, o l’età, comunque non inferiore a 62 anni. Soprattutto, l’anno prossimo, dovrebbero realizzarsi le «pensioni di cittadinanza» con l’integrazione a 780 euro mensili degli assegni. Per compensare questi costi, si prevede il ricalcolo delle pensioni oltre i 4.500 euro netti.

 

Flat tax

Le imposte verranno ridotte ai lavoratori dipendenti e ai pensionati nel 2020, e il piano delle riforme da inviare a Bruxelles prevede, entro la fine della legislatura due sole aliquote, del 23% per i redditi fino a 75 mila euro e del 33% per quelli superiori.

Si inizierà nel 2020, sfoltendo le aliquote attuali dell’Irpef, che da cinque, passeranno a tre. Negli anni successivi queste aliquote saranno progressivamente ridotte, fino ad arrivare alla “Flat Tax” a due livelli. Per finanziare questi sgravi, si ipotizza di “rimodulare” le aliquote Iva e il taglio delle spese fiscali.

 

Pensioni, le regole per l’uscita a quota 100

«Quota 100» e nuova pensione anticipata. Sono le due novità nella legge di Bilancio. Quota 100 significa che per lasciare il lavoro, la somma dell’età e dei contributi dovrà fare 100, con un’età minima di 62 anni, mentre per i contributi, si ipotizza un minimo di 36-37 anni.

La pensione anticipata è quella che si prende con un minimo di contributi (secondo le norme attuali 43 anni e 3 mesi dal prossimo gennaio, un anno in meno per le donne) indipendentemente dall’età. Questo minimo dovrebbe scendere a 41 anni e mezzo o 42.

 

Pace fiscale, 100mila euro come tetto

Fino a centomila euro ci sarà la possibilità di entrare nel nuovo meccanismo della «pace fiscale» previsto dalla Legge di Bilancio. Secondo il Piano di riforma allegato alla Nota di Aggiornamento del Def, la pace fiscale «riguarderà i contribuenti che hanno cartelle esattoriali e liti fiscali, anche pendenti fino al secondo grado, fino a 100 mila euro». Ci sarà, quindi, l’opportunità di definire il contenzioso fiscale pagando, a saldo e stralcio, un’aliquota del 6, 15 o 25% a seconda dell’importo. Sarà anche previsto un meccanismo a regime che consentirà la chiusura agevolata del contenzioso.

 

immagine: ilsole24ore.it

 

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Articolo pubblicato il 06/10/2018