Torino, ZTL e blocco auto. Le bugie del Comune obbligano i poliziotti a pagare il pizzo e andare in servizio a piedi

Proseguono le sconcertanti decisioni del sindaco Appendino

Nel giorno in cui vengono decise le nuove norme di blocco del traffico risuonano come una beffa le parole ricevute a maggio 2017 dall’assessore alla viabilità Maria Lapietra durante l’incontro in comune sulle problematiche connesse alla mobilità dei poliziotti torinesi per recarsi in servizio nella ztl e per il blocco veicolare” – afferma Pietro DI LORENZO, Segretario Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “le condizioni di chi è obbligato a recarsi all’interno della z.t.l. per lavoro saranno debitamente tenute in considerazione rispetto a quelle di chi ci si reca per motivazioni personali e svago” aveva detto, da allora 16 mesi di indifferenza e bugie”.

In quella occasione, coincidente con il raddoppio del costo del permesso ztl, da 100 a 200 euro, avevo esplicitato le peculiarità dei professionisti della sicurezza che, contrariamente alle interessate strumentalizzazioni, NON hanno MAI chiesto privilegi ma ascolto e soluzioni rispetto ad ostacoli materiali nel raggiungere il luogo di lavoro. Un lavoro che è bene comune e NON interesse privatistico”.

Ho infatti ricordato che, comprendendo e condividendo le motivazioni ambientali e sanitarie alla base dell’istituzione della ZTL., MAI in passato abbiamo contestato il pagamento ed il già precedente raddoppio del costo del permesso (da 50 a 100 euro)”.

Ricordando che le Forze di Polizia non sono impiegati, con orario d’ufficio, ma effettuano servizio rimanendo reperibili nell’arco di tutte le 24 ore e che le loro turnazioni sono spesso dettate da situazioni imprevedibili per cui è materialmente impossibile fare ricorso ai mezzi pubblici, ho chiesto dunque, considerando che il permesso è OBBLIGATORIO per raggiungere il luogo di lavoro, il mantenimento del costo a 100 euro vincolando la concessione ai soli operatori in forza alle sedi interessate ed il suo utilizzo alle giornate di effettivo servizio ed a percorsi definiti per raggiungere le sedi di Polizia poste nella ZTL”.

NON privilegi dunque né scorrazzamenti su corsie preferenziali e vie interdette, come qualcuno superficialmente afferma, ma buon senso per permettere ai poliziotti di recarsi a prendere servizio in qualsiasi ora del giorno e della notte”.

Dopo 16 mesi però nulla è cambiato. La ZTL non è stata ancora rivista, i permessi scaduti allora sono stati rinnovati al costo di 200 euro ed i rimanenti, in scadenza nei prossimi giorni, saranno rinnovati anch’essi allo stesso costo senza che vi sia stato l’interesse di alcuno, se non il nostro, per cercare di evitare che i poliziotti siano costretti a pagare quello che ribadiamo essere, senza remore, un “pizzo” per recarsi in servizio”.

Ora la beffa finale con il blocco del traffico che, senza esenzioni specifiche, estenderà il problema a tutti i poliziotti di Torino che non sono in grado economicamente di comprare un’auto nuova. Siamo ormai al ridicolo, gli agenti devono andare in pullman o a piedi, a seconda dell’orario, oppure pagare il pizzo al comune per recarsi a lavorare e magari mettersi alla guida di auto di servizio che non avrebbero i requisiti per poter circolare durante il blocco del traffico”.

Alla prova dei fatti dunque tutte la parole di attenzione e ringraziamento per le Forze di Polizia espresse da questa Giunta si rivelano per quello che sono: bugie. Se vorranno smentirci prendendo decisioni adeguate saremo lieti di ammettere lo sbaglio”.

 

Ufficio Stampa Siap Torino

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Articolo pubblicato il 07/10/2018