Nikola Tesla: un Genio che non si è voluto comprendere (Parte Terza)

Tesla contro Marconi ed Einstein Terza ed ultima parte

 

Terza Parte

Conclusa l’esperienza della Wardenclyffe Tower, Tesla proseguì nelle sue ricerche perfezionando i due progetti che aveva avviato a Long Island: riuscire a trasmettere in tutto il Mondo segnali e informazioni senza l’uso di fili e trasmettere nello stesso modo potenza elettrica in ogni luogo del Pianeta.

In altre parole il suo sogno era quello di trasmettere immagini, suoni e segnali, anticipando quelle invenzioni che avrebbero portato a creare la Radio, la Televisione….. e Internet.

Tuttavia la sua attenzione venne distratta da un fatto molto grave: Guglielmo Marconi nel 1904 depositò presso l’Ufficio Brevetti Statunitense il brevetto della Radio.

Tesla intraprese una battaglia legale per la paternità dei brevetti che permisero l’invenzione di Marconi, il quale nel 1907 riuscì a vincere il Premio Nobel per la sua presunta invenzione.

Marconi, secondo Tesla, aveva utilizzato illegalmente ben 17 brevetti di sua proprietà.

Il tempo è sempre un galantuomo, e i diritti di Tesla sulla radio vennero riconosciuti dalla Corte Suprema degli Stati Uniti un anno dopo la sua morte. La Corte Suprema impugnò il suo brevetto numero 645576, riconoscendo lo scienziato come l'inventore della radio…

Una beffa del destino?

Per entrare meglio nel pensiero dello scienziato croato, riporto un suo pensiero che sottolinea come egli intendesse la scienza e il mondo delle invenzioni. Tesla aveva sostituito gli algidi concetti di matrice tecnologica con una forma d’arte che utilizzava formule e invenzioni per comunicare col Mondo, quindi il suo approccio verso la Conoscenza era più simile a quello di un artista che a quello di un freddo uomo di laboratorio:

“Fin dal 1888 mi era evidente che la trasmissione di energia senza fili, se mai realizzata, non è un’invenzione, ma la trasmissione di energia senza fili è un’arte che richiede molte invenzioni tra loro combinate”.

Ecco come descriveva le proprie intuizioni:

“Le idee mi si presentavano in un flusso ininterrotto. L’unica difficoltà era riuscire a fissarle”.

Tesla era un uomo sicuramente imprevedibile: quando nel 1912 venne candidato per ricevere il Premio Nobel per la Fisica, decise di rifiutarlo poiché non lo aveva ricevuto nel 1915 al posto di Guglielmo Marconi. Nel 1915 Tesla rifiutò nuovamente il Premio Nobel poiché venne informato che avrebbe dovuto condividerlo con Edison.

Visto che la Sorte possiede un senso dell’umorismo veramente straordinario… nel 1917 Tesla ricevette dall’Istituto AIEE la medaglia Edison, che era il più grande riconoscimento nel campo dell’Ingegneria.

Un'altra beffa del destino?

L’aspetto sicuramente più straordinario di questo grande Uomo riguarda il suo rapporto personale con Albert Einstein.

In una nota lettera scritta da Albert Einstein a Nikolas Tesla si legge:

Molto onorato signor Tesla. Con gioia ho sentito che festeggia il suo 75esimo compleanno, e che con successo lei sia il pioniere nel campo delle correnti di alta frequenza. Che ha potuto vivere il meraviglioso sviluppo della tecnica in questo campo. Mi congratulo con lei per il grande successo della sua vita.     Albert Einstein

Pur avendo sempre intrattenuto rapporti di carattere personale con Albert Einstein, Tesla aveva contestato alcuni aspetti fondamentali della Teoria della Relatività:

Tesla, a differenza di Einstein, riteneva che l’energia non fosse contenuta nella materia, bensì nello spazio che circondava gli atomi. Inoltre Tesla riteneva che la velocità di un segnale elettrico avrebbe potuto superare la soglia dei 300.000 Km/sec, la velocità della Luce.

Tesla, a differenza degli scienziati suoi contemporanei, sosteneva che tutte le proprietà della materia e dell’energia derivassero da un antico concetto coniato da Aristotele: l’Etere, la Quintessenza che permeerebbe l’intero Universo. Ora le sue convinzioni relative all’Etere sono state prese in seria considerazione da numerosi Fisici Quantistici contemporanei.

Leggiamo alcune considerazioni, direttamente dalla bocca di Nikola Tesla:

Sulla Teoria di Einstein:

“…la teoria della relatività, in ogni caso, è più anziana dei suoi attuali sostenitori. Fu avanzata oltre 200 anni fa dal mio illustre connazionale Ruggiero Boscovich, il grande filosofo, che, non sopportando altre e più varie occupazioni, scrisse un migliaio di volumi di eccellente letteratura  su una vasta varietà di argomenti. Boscovich si occupò di relatività, includendo il cosiddetto "continuum spaziotemporale"

“…[la Teoria] ha un magnifico abito matematico che affascina, abbaglia e rende la gente cieca di fronte ad errori impliciti. La teoria è come un mendicante vestito color porpora che la gente ignorante scambia per un re…, i suoi esponenti sono uomini brillanti, ma sono metafisici, più che fisici…”

…No, non ho nulla contro Einstein. Lui è un uomo gentile e ha fatto alcune cose buone, alcune delle quali entreranno a far parte della Musica. Io gli scriverò e cercherò di spiegargli che l’Etere esiste, e che le sue particelle sono ciò che mantiene l'universo in armonia e in vita nell'eternità…”.

 

“Io continuo a ritenere che lo spazio non possa essere curvo, per il semplice fatto che esso non può avere proprietà. Sarebbe come affermare che Dio abbia delle proprietà. Egli ha solo attributi di nostra invenzione. Di proprietà si può parlare solo per la materia che riempie lo spazio. Dire che in presenza di corpi enormi lo spazio diventa curvo è equivalente ad affermare che qualcosa possa agire sul niente. Io mi rifiuto di sottoscrivere un simile modo di vedere”.

Relativamente alla nascita dell’Universo:

“…Si funziona proprio cosi dalla nascita dell'universo. La materia è creata dall'energia primaria ed eterna, che noi conosciamo come luce. Ha brillato, e sono nate le stelle, i pianeti, l'uomo e tutto ciò che c'e' sulla terra e nell'universo. La materia è l'espressione di infinite forme di luce, perché l'energia è più vecchia di lei. Ci sono quattro leggi sulla Creazione. La prima che la fonte di tutto sta nell’incompreso, la particella oscura che la mente non può concepire, o matematicamente misurare; in questa particella entra tutto l'universo. La seconda legge e' la diffusione dell’oscurità che è la vera natura della luce, dall'incompreso e la sua trasformazione nella luce. La terza legge è necessità della luce di diventare materia. La quarta legge è: senza inizio e senza fine; le tre leggi precedenti ci sono sempre e la creazione è eterna”.

 

A onor del vero il 23 settembre 2011 il Dr. Nicolò Fantini scrive su Focus:

Cern batte Einstein: superata velocità della luce.

Superata la velocità della luce!

Il Cern rivoluziona la teoria della relatività di Einstein: un fascio di neutrini lanciati dal laboratorio di Ginevra a quello del Gran Sasso sono risultati più veloci della luce di circa 60 nanosecondi. Addio certezze della fisica!

Si tratta di 60 nanosecondi, un tempo infinitamente piccolo, tuttavia le conseguenze di questa straordinaria scoperta potrebbero portare ad una nuova Visione dell’Universo, che cambierebbe radicalmente le basi della Fisica Quantistica. La portata di questa affermazione non è neppure ipotizzabile e le sue conseguenze modificherebbero in modo radicale il giardino delle nostre Conoscenze.

Tesla forse direbbe:... “io ve l’avevo detto!”

 

Per chi volesse approfondire
Fonti:

Tesla, lampo di genio, Massimo Teodorani, Macro

Vari siti Web

 

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Articolo pubblicato il 10/10/2018