Torino. Dominika Zamara tra la romanza da salotto e la canzone d’autore

Domenica 4 novembre alle ore 17 il soprano polacco e il tenore Giovanni Bresciani accompagnati al pianoforte da Andrea Musso si esibiranno al Circolo dei Dipendenti Comunali di Corso Sicilia 12 in un fascinoso itinerario nel canto da camera italiano tra Settecento e la prima metŕ dell’Ottocento

Dopo il concerto organizzato per la commemorazione del primo centenario della fine della prima guerra mondiale e della proclamazione dell’indipendenza della Polonia e il ricordo dei prigionieri polacchi dell’esercito austro-ungarico detenuti in Italia e poi andati a confluire nell’Armata Azzurra che nel 1919 combatté valorosamente agli ordini del generale Józef Haller de Hallenburg per salvaguardare l’integrità territoriale della neonata nazione, domenica 4 novembre alle ore 17 il soprano Dominika Zamara e il pianista torinese Andrea Musso si esibiscono con il tenore Giovanni Bresciani nella sala dei concerti del Circolo dei Dipendenti Comunali di Torino, Corso Sicilia 12, in un programma di notevole interesse, che costituisce anche il cuore del repertorio della bravissima cantante polacca, che ha scelto il nostro paese come seconda patria.

Il concerto presenta infatti un suggestivo excursus nella romanza da camera e nella canzone d’autore, partendo dalle affascinanti melodie di Alessandro Scarlatti, campione del Barocco italiano e tra i massimi protagonisti della civiltà musicale settecentesca al pari di Vivaldi, Bach, Couperin, Purcell e Händel, per approdare ad alcuni dei massimi capolavori cameristici di Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti e Vincenzo Bellini, i tre esponenti cardine dell’opera italiana del primo Ottocento, che contribuirono a diffondere il belcanto in tutti i paesi europei, con l’aggiunta di alcuni brani per pianoforte di Raffaele Montanaro, compositore contemporaneo, che ha saputo tradurre la sua spiccata sensibilità in un idioma brillante e di grande efficacia espressiva.

Si tratta dell’occasione ideale per scoprire brani di grande bellezza, che hanno segnato oltre due secoli della nostra tradizione musicale, accompagnando il percorso dell’Italia fino alla prima metà del XX secolo.

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Articolo pubblicato il 04/11/2018