Bruxelles - Passo indietro della UE sul riso asiatico
Mario Borghezio, Parlamentare europeo della Lega Salvini

Ma il danno resta

“Più volte abbiamo denunciato insieme alle associazioni di categoria l’irresponsabile politica delle importazioni europee a dazio zero di riso dai cosiddetti ‘paesi PMA’ come Birmania e Cambogia che hanno minacciato pesantemente la risicoltura italiana con l’ingresso di prodotti più scadenti e meno controllati".

 

Lo ricorda l’europarlamentare della Lega Salvini Mario Borghezio che sottolinea con piena soddisfazione l'operato della Commissione Europea che ha "finalmente" preso una posizione ferma e precisa affinchè siano applicate le clausole di salvaguardia e ripristinati, almeno per i prossimi tre anni, i dazi sul riso asiatico.

 

"Le liberalizzazioni indiscriminate - ha confermato -  hanno solo fatto il gioco di pochissime imprese che importano e commercializzano il prodotto, mentre le nostre 4mila aziende italiane (che da sole valgono la metà della produzione UE) hanno subito un danno ingentissimo per lo spaventoso crollo dei prezzi".

 

Borghezio chiosa evidenziando come, a fronte di ciò, la stessa Commissione abbia certificato il proprio fallimento:

 

"In quei paesi che hanno goduto dell’esenzione dei dazi, le condizioni lavorative e, più in generale, dei diritti umani non sono migliorate!".

 

In chiusura, Borghezio ha preannunciato la "nostra battaglia" che sarà quella di rendere permanente il ritorno dei dazi a difesa delle aziende agricole italiane e

 

"della qualità del riso di casa nostra!”.

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Articolo pubblicato il 07/11/2018