Nuova Delhi. Sulla vetta del mondo.

Il fossanese Beppe Ghisolfi è stato nominato Consigliere di amministrazione del Gruppo Mondiale delle Casse di Risparmio

Per aspera ad astra” solevano dire i Latini. Ed è proprio con la fatica e con lo spirito di sacrificio dettati da una volontà ferrea e da una dedizione costante che si traguardano le vette più alte.

Questa rappresenta una fra le massime cifre distintive del Prof. Beppe Ghisolfi, Vicepresidente e Tesoriere del Gruppo Europeo delle Casse di Risparmio, appena nominato anche Consigliere di amministrazione del World Saving Banks Institute, l’organo che assomma e rappresenta le Casse di Risparmio a livello mondiale.

A ben vedere, col senno di poi è forse stato un bene che al padre del futuro banchiere (commerciante di granaglie dla Granda) fosse stato rifiutato un prestito dalla Cassa di Risparmio di Fossano. Quello che Ghisolfi bambino percepì come un gran rifiuto divenne infatti stimolo e incentivo per l’edificazione di una carriera brillante, impreziosita dall’esperienza giornalistica e di docenza, nonché dalla scrittura di saggi (“Manuale di Educazione finanziaria” e “Banchieri”, entrambi editi da Aragno) tradotti in ben sedici lingue.

La nomina, valida per un primo mandato di durata triennale, è stata espressa dall’Assemblea Mondiale delle Casse di Risparmio, riunita per un plenum a Nuova Delhi, in India. Nell’ambito del medesimo consesso, Isidro Fainé è stato nominato Presidente dell’Associazione, subentrando a Heinrich Haasis, mentre la figura di Direttore generale permane confermata nella persona di Chris De Noose.

Il Prof. Ghisolfi diviene dunque l’unico rappresentante italiano dell’Istituzione che raggruppa ben 6.000 realtà fra enti bancari e istituti di credito, gestendo servizi finanziari al dettaglio per oltre 1 miliardo e 300 milioni di consumatori sparsi nel mondo, con un volume patrimoniale complessivo di 15.000 miliardi di dollari.

In questo senso, la rappresentatività di Ghisolfi acquisisce più spiccata rilevanza, poiché la fondazione di tale macro-organo economico venne proprio sancita in Italia, durante il Congresso di Milano del 1924.

Il Prof. Giuseppe Ghisolfi – profondamente radicato sul territorio, così come lo fu il Suo compianto conterraneo Luigi Einaudi – saprà senza dubbio apportare un non trascurabile contributo di piemontesità nell’assolvimento del nuovo prestigioso incarico cui è stato chiamato. Consapevole del fatto che limiti e difficoltà, tanto nell’Economia quanto in Politica, si affrontino giustappunto con l’idea di superarli, sempre servendosi dell’imprescindibile strumento di indagine dato dalla conoscenza.

Questa volta però, dopo “il mondo”, non restano più che le stelle da esplorare e conquistare…

Come commenterebbero ancora i Latini?

Naturalmente, "ad altiora"…

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Articolo pubblicato il 15/11/2018